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Misurare il sonno a casa propria si può, ma non con lo smartphone

DAL BLOG
Di Wellbelab - 22 May 2024

di Azelio De Santa, Medico Specialista in Medicina preventiva e del lavoro, Esperto in disturbi respiratori del sonno, Socio Ass. Italiana Medicina del sonno

 

Trascorriamo un terzo della nostra esistenza ad occhi chiusi e quando riposiamo bene non ci poniamo il problema. Quando invece dormiamo male, ci accorgiamo di quanto sia importante un sonno di qualità. E’ del tutto comprensibile che chi ha notti tormentate cerchi di capire come e quanto dorme, non solo per avere conferma del suo disagio ma anche per cercare di capire come uscirne. E spesso lo fa utilizzando strumenti tecnologici commerciali come gli smartwatch che si propongono di offrire questa possibilità.

 

Ma possiamo fidarci delle misurazioni che offrono i dispositivi commerciali come gli smartwatch? Purtroppo no: nel corso di varie sperimentazioni è stato evidenziato che i dispositivi commerciali (smartwatch) spesso si rivelano inaffidabili per supportare o escludere un sospetto diagnostico di disturbo del sonno in ambito clinico. Anche per questo non sono dispositivi medici certificati.

 

Gli strumenti per misurare il sonno ci sono e possono essere molto utili al medico per valutare la serietà di un disturbo del sonno. Sì, perché i disturbi del sonno molto diffusi (dettagli qui) ma, nonostante questo, sono molto poco indagati, anche perché spesso agli specialisti sfugge che problemi come l’innalzamento della pressione, il diabete di tipo 2, i disturbi della sfera sessuale e anche un calo dell’umore possano svilupparsi proprio a causa delle notti travagliate, ormai sempre più frequenti.

 

E dunque, dormiamo male e vorremmo risolvere il problema. Quali accertamenti è più opportuno eseguire? Nel corso di un colloquio con personale sanitario esperto e con la compilazione di questionari validati dalla Comunità Scientifica, è possibile indirizzare il paziente insonne ad uno dei seguenti accertamenti. Per le persone che fanno fatica ad addormentarsi o a rimanere addormentate (per le quali quindi c’è un sospetto di insonnia) può essere utile fare un’esame actigrafico: indossando un piccolo braccialetto per sette giorni senza modificare in nulla le nostre attività (nemmeno la doccia o l’attività fisica), potremo avere una grande quantità di informazioni non solo sulla durata del sonno ma soprattutto sulla sua qualità o meglio la sua “efficienza” e cioè la capacità di riposare davvero il nostro corpo e la nostra mente.

 

Nel braccialetto è contenuto un particolare strumento che chiama actigrafo, che registra in modo estremamente preciso e sensibile ogni nostro anche piccolo movimento. La rilevazione di questo strumento è molto più accurata dei tracker o smartwatch commerciali.

 

Un’ulteriore differenza tra un dispositivo certificato e una misurazione casalinga è il software che analizza i risultati: è importante utilizzare algoritmi diagnostici validati da studi clinici rispetto alla polisonnografia, sia in soggetti sani che con disturbi del sonno accertati. Il risultato è un diagramma molto dettagliato dei giorni e delle notti studiate sull’andamento di vari parametri (definiti METRICHE DEL SONNO) come la durata del sonno, la sua efficienza e regolarità, i movimenti durante il sonno, il numero e la durata dei risvegli notturni (non sempre percepiti dall’interessato/a).

 

Nel caso in cui vi sia un sospetto di disturbi respiratori del sonno sono possibili due esami che si possono eseguire a casa propria. La saturimetria (o pulsossimetria) notturna e la poligrafia del sonno. La differenza sta nel numero di sensori: nel caso della saturimetria, indossando una cintura elastica al torace e un cappuccio di gomma applicato ad un dito, è possibile registrare la concentrazione dell’ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca, la posizione e i movimenti durante il sonno.

 

Oltre a questi, la poligrafia del sonno rileva molti altri parametri importanti come ad esempio il passaggio di aria dal naso e dalla bocca, i movimenti del torace e dell’addome e il russamento. Anche se la poligrafia del sonno è l’unico esame che consente la diagnosi precisa di sindrome delle apnee notturne, la complessità della strumentazione, il tipo sensori utilizzati e il costo rendono questo esame più adatto per i casi più impegnativi.

 

Wellbelab può effettuare tutti questi esami con dispositivi medici certificati. Per l’esame actigrafico utilizza Dormi, che dal 2018  è un dispositivo medico classe I certificato CE registrato presso il Ministero della Salute, realizzato e continuamente aggiornato da Sleepacta, un’azienda spin-off dell’università di Pisa.

 

In conclusione, il progresso scientifico e tecnologico ha reso disponibili strumenti potenti, semplici e poco costosi per indagare, dormendo a casa propria, un’importante funzione del nostro organismo, che può influire sulla sicurezza nostra e di altri, la nostra salute e sul nostro benessere.

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