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Dai vari ''latti'' alle salse, ecco dove si ''nascondono'' gli zuccheri semplici che mettono a dura prova il girovita

DAL BLOG
Di Wellbelab - 12 April 2023

Di Paolo Lupo – biologo nutrizionista

 

Tutti i mammiferi condividono le basi biochimiche attraverso cui mettono da parte l’energia assunta in eccesso sotto forma di grasso di riserva. Naturalmente, questi meccanismi servono per poter far fronte a periodi di scarsità di cibo, permettendo la sopravvivenza a carestie o inverni con prede scarse.

 

Nella realtà oggi – almeno nel mondo ricco – noi uomini viviamo in una condizione in cui abbiamo un accesso perfino eccessivo alle fonti alimentari: è sufficiente aprire il frigorifero o la dispensa per poterci alimentare, o spesso anche sovralimentare. Di fatto, però, l’eccesso alimentare favorisce un rapido innalzamento nella concentrazione di zuccheri nel sangue (picco glicemico): è il passo che precede una forte secrezione di insulina da parte del pancreas e, a cascata, l’attivazione delle vie metaboliche che, nel fegato, danno l’avvio all’accumulo di trigliceridi (grasso) di riserva.

 

Un ruolo decisivo nella determinazione del picco glicemico è dato dall’assunzione degli zuccheri semplici che, come è intuitivo, vengono assorbiti con rapidità ed entrano in circolo velocemente. La presenza di zuccheri semplici “nascosti” in alimenti che apparentemente non hanno niente a che vedere con dolciumi e dessert è oggi molto comune e, se vogliamo, ancora più subdola e “pericolosa” per il nostro girovita. Ancora una volta è essenziale dare un’occhiata all’elenco degli ingredienti dei prodotti confezionati prima di metterli nel carrello della spesa: un’alimentazione sana inizia quasi sempre dalle scelte che facciamo al supermercato.

 

Di seguito elencati alcuni tra i tanti prodotti preparati che contengono zuccheri semplici “sotto traccia”.

 

Bevande sostitutive del latte e loro derivati

Spesso i cosiddetti latti di soia, riso, mandorle, avena e i loro derivati come gli yogurt sono zuccherati per rendere il loro sapore più dolce e quindi più desiderabile. Vengono consumati come alternativa al latte vaccino, ma attenzione all’etichetta: il consiglio è quello di indirizzarsi esclusivamente su quelli – e ce ne sono – senza zuccheri aggiunti. Il preparato non sarà necessariamente dolce e ciò ci permetterà di percepire il reale sapore dell’alimento da cui derivano.

 

Cereali per la prima colazione

In Italia, lo sappiamo, siamo in molti ad apprezzare le colazioni dolci, ma occhio a non esagerare. Spesso i cereali da prima colazione contengono quantità di zuccheri semplici molto elevate, sotto forma di zucchero, sciroppo di glucosio, malto d’orzo. Anche qui l’aggiunta maschera il reale sapore dell’alimento, livellandolo verso il dolce.

 

Yogurt

Quasi sempre quelli alla frutta, ma non solo, oltre al latte e alla frutta (che già di loro sono fonti di lattosio e fruttosio, due zuccheri semplici) contengono aggiunte di zucchero. Ecco che così anche quelli scremati diventano da un lato non così “dietetici”, ma soprattutto promotori di picchi di glicemia non desiderabili.

 

Salse

Quanti sono consapevoli che in salse di uso piuttosto comune come il ketchup e la maionese vi è una buona dose di zucchero aggiunto? Insieme alle patatine fritte – che già di loro scontano un indice glicemico molto elevato e sono ricche dei grassi di frittura – compongono un binomio tutt’altro che desiderabile per chi vuole rimanere – o tornare -in forma.

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