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Che fine ha fatto il bollino con l'ape che ha richiesto l'impegno di 6.000 viticoltori trentini?

Se non fosse per la Cantina di Mezzacorona che ancora espone il simbolo quello che doveva essere un marchio di qualità e garanzia è praticamente scomparso sul piano comunicativo
DAL BLOG
Di Sergio Ferrari - 24 settembre 2018

 Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele

Se la Cantina di Mezzacorona non continuasse a vendere anche nei supermercati di Trento bottiglie di Teroldego Rotaliano Doc annata 2017 con un collarino recante il disegno di un’ape simbolo della certificazione SQNPI (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata), pochi o nessuno ricorderebbero l’impegno richiesto a circa 6000 viticoltori trentini soci di cantine sociali aderenti a Cavit e al Consorzio Vini Trentini per gestire in tre anni consecutivi i propri vigneti rispettando un protocollo assai restrittivo, non privo di rischi di insuccesso sul piano produttivo e fitosanitario.

 

Difficile capire perché il Consorzio Vini Trentini ha riservato una campagna comunicativa intensa nel primo anno di applicazione del progetto, ridotta al minimo nel secondo anno e del tutto assente nel terzo.

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