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Il valore delle parole: l'amore che cos'è?

DAL BLOG
Di Sara Conci - 14 February 2024

L’amore non dà nulla fuorché sé stesso, e non coglie nulla se non da sé stesso.

L’amore non possiede, né vorrebbe essere posseduto poiché l’amore basta a all’amore.

Kahlil Gibran

 

 

All'amore sono dedicati i migliori versi, le canzoni più belle, le tragedie, i sorrisi, le lacrime, la forza... la forza dell'amore. Poiché “solo l'amore tutto può”.

Ma, l'amore che cos'è?

Tante e infinite sono le parole che lo raccontano, lo descrivono, lo ricordano. Poiché esso racchiude tutte le cose. Anche l'amicizia (parola di cui ho scritto precedentemente) è parte inscindibile di questa magnificenza.

 

Ma, di nuovo, chiedo: l'amore che cos'è? Credo che questo sentimento sia degno di parecchie sfaccettature, di infinite descrizioni: un bambino che nasce e che si nutre dal seno della madre è Amore. Un padre che abbraccia suo figlio è Amore. Lo è il sole che illumina la Terra ogni giorno, come lo è un albero che ci dona i suoi frutti. Un pittore che dipinge la sua tela è Amore. Lo scrittore che lascia il suo cuore su di un pezzo di carta lo è. Un liutaio che intaglia il suo violino e un musicista che porta la sua musica, sono Amore. Come lo è un bacio sincero. I bambini che giocano spensierati in un prato sono Amore. Il contadino che ara la sua terra è Amore. Quando un uomo e una donna si incontrano con l'Anima, questo è Amore. E, come scriveva Kahlin Gibran: quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell'eternità.

 

Poiché l'amore è tutto questo ed è molto di più. E al giorno d'oggi ce n'è bisogno sempre di più.

 

Viviamo in un mondo che appare sempre più crudo e violento, intrinseco di guerre e di conflitti. E allora mi fermo. Rifletto. E penso che l'amore è ciò di cui il mondo abbia bisogno veramente.

 

Credo che noi tutti dovremmo rallentare il passo. E respirare. E dovremmo aprire gli occhi per vedere che cosa sta succedendo qua fuori: ragazze stuprate, madri che abbandonano i figli, giovani che si suicidano sempre più spesso, bombe che fanno esplodere non solo i tetti delle case ma anche i cuori delle persone. Cuori che, fino a poco fa, racchiudevano sogni e sentimenti, ora spenti per sempre, per mano dell'uomo che aspira al “potere” e che tutto vuole “possedere”.

 

Credo che la parola amore necessiti di profonde riflessioni. Da parte di ciascuno di noi.

Credo che, guardando al mondo “fuori”, tutti quanti dovremmo guardarci “dentro,” per cercare l'amore nascosto nelle nostre profondità. Dobbiamo “scavare” dentro di noi per riscoprire la fede, la fiducia, la speranza, la gentilezza e il perdono. Per portarli qua fuori, ove sembrano perduti.

 

Anche lo scopo delle religioni, al di là di ogni proprio credo, è questo: portare la fede tra le persone e la speranza in un domani migliore, nonché l'Amore. Lo stesso San Valentino (nato nel 176 a Interamna, attuale Terni, e morto Vescovo nel 273) viene ricordato nella letteratura religiosa come il “difensore delle storie d'amore”: tra le memorie che lo ritraggono, si racconta che un giorno il santo incontrò due giovani che stavano litigando. Si avvicinò a loro con una rosa e li invitò a tenerla unita nelle loro mani, un gesto che li fece riconciliare subito (vi è pure una variante del racconto, ovvero che egli avrebbe fatto volare alcune coppie di piccioni attorno ai due). In un'altra vicenda, Valentino avrebbe unito in matrimonio la cristiana Serapia e il pagano Sabino; ragion per cui il santo sarebbe poi stato martirizzato.

 

La festa di San Valentino è stata istituita nel 496 da Papa Gelasio I e ha sostituito i riti pagani della lupercalia (dedicati al Dio della fertilità Luperco), che si onoravano il 15 febbraio. La festa degli innamorati viene oggi celebrata in tutto il mondo il 14 febbraio, giorno della morte del santo.

 

Sarebbe bello poter celebrare la festa dell'amore ogni giorno. Senza catene. Per l'amore dell'altro. Per il bene nostro e per il rispetto che dobbiamo portare alle creature che ci circondano. Perché ciascuno ha il proprio diritto di esistere. Di vivere. E di amare. Mano nella mano. In libertà.

 

 

Farò della mia anima uno scrigno

per la tua anima,

del mio cuore una dimora

per la tua bellezza,

del mio petto un sepolcro

per le tue pene.

 

Ti amerò come le praterie amano la primavera,

e vivrò in te la vita di un fiore

sotto i raggi del sole.

 

Canterò il tuo nome come la valle

canta l’eco delle campane;

ascolterò il linguaggio della tua anima

come la spiaggia ascolta

la storia delle onde.

 

Kahlil Gibran

 

Vi auguro una buona “giornata dell'amore”, ogni giorno, con il noto brano That's Amore di Dean Martin:

 

Sara Conci

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