Il valore delle parole: l'amicizia, una grande e rara virtù che fa bene all'autostima e alla salute
Qui autem invenit illum invenit thesaurum
“Chi trova un amico trova un tesoro”
si legge nel libro del Siracide (un libro importante, appartenente a quelli dell'Antico Testamento) attorno al 180 a.C.. E questo detto è sopravvissuto, tale e quale, sino ai giorni nostri. Perchè, lo sappiamo bene, avere degli amici con cui confidarsi, condividere passioni e trascorrere il tempo libero insieme, fa bene alla salute: il buonumore è contagioso e il sostegno degli amici fa bene all'autostima e provoca emozioni positive.
Un buon amico è colui che ascolta, anche se il suo pensiero è differente dal tuo; non è sempre con te, ma c'è; condivide con te momenti belli e meno belli, non solo all'occorrenza; ti richiama quando sei nell'errore, poiché egli è sincero; è aperto al confronto e di lui ti puoi fidare; procede per il bene, senza pretendere nulla in cambio. Poiché l'amicizia è una grande e rara virtù.
“I veri amici si contano sulle dita di una mano,” diceva il mio caro amico Sandro (che ricordo sempre con un sorriso e una lacrima) e aveva ragione. Non tutte le persone che incontriamo sono amiche; lo sono quelle che restano, senza “se” e senza “ma”. Lo sono quelle che ti dicono che cosa pensano veramente, non solo per farti un piacere o per soddisfare un proprio interesse. Lo sono quelle che non vedi per tanto tempo ma che, dopo anni, ti riconoscono. Lo sono quelle che ti fanno sentire migliore (o ti insegnano a esserlo). E viceversa.
Ritengo che l'amicizia sia un sentimento importante nella vita, un affetto da coltivare con cura, gentilezza, sincerità e delicatezza, quasi fosse un fiore tra le mani pronto per sbocciare: se l'affetto è reciproco e reale, potrà fiorire per donarvi i suoi colori migliori e le emozioni più belle.
I miei cari maestri delle scuole elementari, Giovanni ed Estella, dicevano che “avere accanto qualcuno che ci vuole bene è la cura migliore per quando si è ammalati;” e io conservo con immenso affetto queste parole, le ho sempre portate con me, perché i momenti difficili insegnano anche a capire chi c'è. Ci mostrano chi è rimasto, nonostante tutto. Perché coloro che restano, alla fine, sono 'solo' un paio di amici: quelli più veri e sinceri, rari e preziosi, pochi ma buoni. E vanno abbracciati con il cuore e tenuti stretti stretti. Per ridere insieme.
“Io sono qui per te” cantavano i The Rembrandts per “friends” e allora.... ascoltatevi questo pezzo in compagnia di un caro amico: I'll be there for you