Parole, parole, parole, parole soltanto parole, parole tra noi
avevano scritto Giancarlo Del Re e Leo Chiosso. E Mina, sugli arrangiamenti di Gianni Ferrio, ha dato voce a parole, parole, insieme all'attore e conduttore televisivo Alberto Lupo. Perché le parole sono soltanto parole. O, forse, sono molto di più?
Scoprendo la parola fra le pagine di alcuni dizionari (Garzanti, Treccani, Giunti), si legge che è un insieme di suoni (o lettere) utili a portare un significato. Nasce accanto all'oggetto o all'azione che rappresenta ed è presente in ogni lingua formalizzata. Immagino i primi uomini che abitavano su questa terra e li vedo a fare gesti e suoni strani per comunicare tra di loro; il che mi fa sorridere. Se ci guardiamo indietro, sino all'homo habilis e poi all'homo sapiens, possiamo dire che ne abbiamo fatti di passi avanti o, per meglio dire, parole avanti. E non poche! Inizialmente il verbo veniva utilizzato in maniera semplice, descrittiva, diretta ed efficace, ma oggi possiamo attribuire alle parole un significato più profondo: grazie a esse possiamo raccontarci, spiegare il nostro stato d'animo, svelare le nostre emozioni... possiamo chiedere quel semplice 'come stai?' e possiamo ringraziare. Possiamo chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno ma, grazie ai nostri pensieri che prendono voce, possiamo anche portare una 'coccola', là, dove può far bene.
“Che cos'è una parola?” ho chiesto a mia figlia, Luce (9 anni) e lei mi ha risposto: “Una parola è tutto. E' tutto quello che si può dire”. Concorda con lei anche Nicola, il mio compagno di cammino. Una parola è una parola... C'è un mondo celato dietro a ciascun vocabolo; c'è un'evocazione che fa vivere l'inimmaginabile; c'è una vibrazione che può smuovere l'impensabile, scuotendo parti profonde del proprio essere e dell'Universo che ci circonda. Non ci credete? Fermatevi un attimo e fateci caso: quando vi raccontano vicende drammatiche il vostro umore si scuote, si abbassa; sbaglio? Ma quando si parla di situazioni gioiose o divertenti, il vostro animo si rallegra; vero? Quando vi fanno una promessa che, poi, non viene mantenuta, ci restate male. Eppure, quando vi regalano un complimento inaspettato, il vostro viso si illumina.
Eh, sì. E' proprio vero che una parola è tutto e dobbiamo imparare a dirla ben consci di quello che stiamo pronunciando: se ci lamentiamo continuamente di una situazione, essa non farà che pesare sulle nostre spalle ma, se solo proviamo a guardare in un'altra direzione o a cercare una nuova soluzione, tutto si mostrerà diverso: più leggero. “Piuttosto di dire che non sono capace - mi ha detto una bambina di nome Elena, non molto tempo fa - bisogna dirsi: sono stata brava, ma posso fare ancora meglio”. Imparando a non lamentarci, esercitandoci a pensare a ciò che di buono è presente nella nostra vita e ringraziando per questo, tutto cambierà.
Perché, ricordiamolo sempre, le parole sono importanti. Le parole sono più di quello che si crede. Le parole sono tutto. E possono anche creare, se le evochiamo con cura e attenzione; se le ascoltiamo e diamo loro la possibilità di divenire parte consapevole della nostra vita.
Una palabra, no dice nada
y al mismo tiempo, lo esconde todo
igual que el viento, que esconde el agua
como las flores, que esconde el lodo.
Ci ricorda il cantautore cubano Carlos Varela
Una parola non dice niente
e al tempo stesso nasconde tutto
come il vento che nasconde l'acqua
come i fiori che nascondono il fango.