Il cielo dipinto di stelle è fresco e luminoso, molte case sono state adornate di luci e di alberi colorati per accompagnarci al Natale. E io penso ai doni, non ai regali che vorrei ricevere o che ciascuno di noi potrebbe chiedere: penso piuttosto a quello che abbiamo e che viviamo ogni giorno.
Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto la vita stessa sia un dono grande e prezioso: non possiamo evitarla ma possiamo coglierla e accoglierla, non possiamo scappare dagli ostacoli che essa ci riserva ma possiamo scegliere come affrontare ogni situazione, per superarla, oppure possiamo decidere di non fare nulla, fermandoci ad ascoltare il nostro respiro finché tutto sarà passato e ricordando che, come la vita, anche il respiro è un dono ed è utile per contemplare la calma e per guardare alle cose con razionalità.
Secondo l'antropologo e sociologo Marcel Mauss (1872 - 1950) “lo scambio di doni inteso come l’alternarsi tra il dare e il ricevere, senza la stipula di nessun contratto di tipo economico e commerciale, porta alla nascita delle relazioni sociali e al mantenimento del sistema sociale. Il dono contiene tre caratteristiche fondamentali: dare, ricevere, ricambiare. Si deve dare per mostrare la propria forza; si è nell’obbligo di ricevere, cioè non si può rifiutare il dono, si deve ricambiare, cioè restituire alla pari o accrescendo quello che si è ricevuto: restituire meno di ciò che si è ricevuto, è un’offesa al donatore”.
Mauss sostiene inoltre che il dono è dotato del “mana,” (il termine arriva dalla Malinesia e si traduce spesso come “energia spirituale”, la forza che viene da dentro), un potere magico utile a stabilire la relazione con l’altro (o gli altri).
Stando alle parole del dizionario “il dono è quello che si dà o si riceve senza contraccambio e che può essere un bene materiale o spirituale”. Possiamo allora dire che un dono è tante 'cose': una propria qualità riconosciuta e coltivata senza voler competere con gli altri, un tetto sopra alla testa, un bambino che nasce, le persone che abbiamo attorno, l'abbraccio di chi ci vuole bene, un regalo inaspettato, il caffè condiviso con un'amica, lo sguardo di chi incontriamo per strada, il cielo che ci mostra nuvole e sfumature sempre diverse, una bambina che corre allegramente, un gatto seduto sul balcone, quel semplice 'grazie' che viene detto in un negozio, il canto degli uccellini che ci sveglia al mattino, il sole che sorge ogni giorno senza stancarsi mai,... e molto altro ancora.
Quali sono i vostri doni? Ci pensate mai?
Il giorno di Natale è da poco pasasto e credo che questo momento sia un grande dono perché, sia per chi crede sia per chi non crede, celebra una nascita e quando nasce un bambino le persone sono felici. Al di là del significato religioso, questa ricorrenza ci accompagna ad abbracciare le persone a noi più care, ci porta un messaggio di pace, ci spinge a guardare le cose con una nuova luce (un altro punto di vista), ci esorta a essere meno egoisti e ad aprirci all'altro per farci incontrare con il cuore. Per divenire un dono reciproco e poter gioire insieme. Perché, se guardiamo al Natale con gli occhi di un bambino, possiamo (ri-)scoprire tutta la magia che questa festa vuole offrirci. Senza chiederci nulla in cambio.
E allora... buone feste di Natale a tutti voi.
Che sia un giorno speciale,
da vivere come un magico dono.
Perché lo è.
Sara