Autonomia, i partiti locali si sono preoccupati solo di difendere il loro feudo invece di esportare buone pratiche
E' segretario alla Presidenza della Camera dei deputati, eletto in Trentino Alto Adige nel 2013 con il Movimento 5 Stelle
Per le sue peculiarità storiche e per la grande tradizione partecipativa delle sue comunità alpine, il Trentino-Alto Adige e la sua Autonomia possono e devono diventare un modello per superare la crisi della democrazia in Occidente. Un modello non da eliminare, ma anzi da rafforzare ed esportare nelle altre regioni italiane. Nata per garantire la convivenza tra i gruppi linguistici e avvicinare le istituzioni ai cittadini e al territorio, la nostra Autonomia poggia su specifiche ragioni storiche.
Negli anni, però, i partiti locali, anziché coltivare in maniera responsabile questa peculiarità e aggiornarla sulla base delle spinte e dei cambiamenti sociali, facendone un modello di decentramento amministrativo da esportare, si sono preoccupati solo di difendere il loro feudo di potere e hanno utilizzato l’Autonomia come pretesto per giustificare ben altri interessi e tornaconti. È a causa di questa politica autoreferenziale e talvolta clientelare se ora all’esterno la nostra specialità viene percepita come un privilegio.
Per il M5S il decentramento non è soltanto un valore, ma un obiettivo politico da perseguire in via prioritaria contro le derive centraliste e autoritarie. In questo senso l’Autonomia del Trentino Alto Adige dev’essere un modello da esportare anche alle altre regioni d’Italia e non solo da difendere, chiudendosi a riccio. Dobbiamo riuscire a ricreare quella responsabilità sociale che è alla base dell’autogoverno del nostro territorio e della stessa Autonomia: per farlo dobbiamo in primo luogo promuovere una cultura della trasparenza e dell’efficienza, allargando il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, ma soprattutto dobbiamo esportare le buone pratiche e sostenere le altre regioni nelle loro richieste di autonomia amministrativa.
Il Trentino Alto-Adige potrà esprimere tutte le proprie potenzialità solo facendosi promotore di un progetto di riforma di tutte le amministrazioni locali fondato su autodeterminazione, solidarietà, partecipazione e responsabilità.