Klee, le piramidi di Giza e l'universo
Pittore, i suoi lavori sono presenti in molti paesi europei, in Giappone, Cina, Brasile, Stati Uniti e Russia. Ha al suo attivo installazioni, attività didattiche, scenografie, performance musicali, illustrazioni per bambini e per adulti.
È famosa la tesi di R. Bauval datata 1994 sulla correlazione tra le piramidi egiziane di Giza e le tre stelle centrali della costellazione di Orione (il discorso è estendibile a molte altre piramidi sud americane ed orientali).
Molto affascinante poi quanto sostenuta da alcuni studi di fisica astronomica: la costruzione delle piramidi risalirebbe a circa 12.500 anni fa e in quel momento l'attuale Egitto avrebbe ospitato una popolazione con tecnologie ingegneristiche superiori alle nostre attuali.
La storia dell'uomo avrebbe poi avuto uno scollamento, la civiltà sarebbe regredita o un cataclisma globale ne avrebbe cancellato in parte le tracce. Mi piace pensare che a Orione ci conoscano già e più in generale mi piace apprendere che possibilmente o meglio probabilmente non siamo soli in questo universo con milioni di pianeti sparsi per lo spazio, simili alla terra e perciò potenzialmente vivibili (come riferito nel 2016 dall'astronomia ufficiale).
Questo altrettanto famoso dipinto di Klee mi ricorda quanto siamo piccoli di fronte alla storia del nostro pianeta; quanto siamo arroganti nel considerarci unici e depositari del Sapere.
Guardiamo le piramidi e all'occasione pensiamo “noi uomini veniamo da lì” e non ci rendiamo neppure conto che la nostra attuale civiltà non è neppur lontanamente in grado di ricostruire un edificio di simile complessità e perfezione.