Volumi e drappeggi degli abiti tradizionali, tessuti e colori che ricordano l'artigianato e l'estetica berbera: Benjamin Benmoyal alla Paris Fashion Week

Dopo essersi laureato alla Central Saint Martins (dove ha vinto la borsa di studio Lvmh Grand Prix), Benjamin Benmoyal, 31 anni, ha lavorato per Alexander McQueen e Hermes prima di fondare la sua etichetta omonima nel 2020.

Il brand presenta le sue collezioni nel calendario ufficiale della Paris Fashion Week dal 2021, oltre che nello showroom di Fhcm: Sphère. Come ex commando paracadutista, ha voluto trascrivere nel suo lavoro la volontà di recuperare l'ingenuità perduta durante il servizio militare. Pertanto, ha creato tessuti davvero unici, intrecciati con le cassette vhs e audiocassette della sua infanzia. Ha industrializzato questa tecnica di tessitura e raccolto migliaia di chilometri di cassette grazie all'aiuto di enti di riciclo e raccogliendo le scorte morte di fabbriche chiuse negli anni 2000.

Benjamin trae ispirazione dalle sue origini marocchine concentrandosi sui volumi e sui drappeggi degli abiti tradizionali, nonché intrecciando tessuti a righe colorate che ricordano l'artigianato e l'estetica berbera. Per la collezione AI22, Benjamin è tornato alle sue ispirazioni dalla sua collezione di laurea attraverso l'architettura brutalista.

Cappotti lunghi con spalle squadrate strutturate e capi sartoriali ora si mescolano a caftani e ai suoi caratteristici tessuti a righe intrecciati. La silhouette diventa più sofisticata ed elegante pur mantenendo un atteggiamento rilassato. Oltre ai tessuti delle cassette intrecciate, Benjamin ha introdotto tessuti in lana riciclata provenienti dalle scorte inutilizzate di Lvmh, tutti certificati Rws (standard di lana responsabile).

Per approfondire la sostenibilità, il marchio ha completamente smesso di utilizzare plastica di qualsiasi tipo. Ad esempio, i bottoni sono ora realizzati con caseina (un elemento proteico presente naturalmente nel latte) o anche con gusci di capesante.