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''Salvate il Soldato Ongaro'' e il Centro Santa Chiara: il disastro della Music Arena ha un solo responsabile il resto è fumo negli occhi

DAL BLOG
Di Luca Pianesi - 10 November 2024

Direttore de il Dolomiti

A questo punto viene da dire ''Salvate il Soldato Ongaro'' e ''Non sparate sul Centro Santa Chiara'' sempre più trasformato in capro espiatorio da una politica irresponsabile, incapace di fermare il mostro da lei partorito (la Music Arena) e capace, invece, di scaricare le colpe su chi ha commesso un unico errore: non aver detto ''no'' proprio alla politica che le ha imposto di gestire quell'area. In questi giorni, come noto, è arrivato il commissariamento del Centro Santa Chiara, fiore all'occhiello per svariati decenni della comunità trentina, capace da sempre di animare (bene) le serate dei trentini, con rassegne teatrali e palinsesti culturali degni delle più grandi città ma a misura di Trento.

 

Negli ultimi mesi, però, si è generato un buco milionario perché la Giunta Fugatti ha rifilato al Centro Santa Chiara la gestione della Music Arena. Il giochino (con i soldi dei trentini) del presidente Fugatti che dopo aver portato Vasco Rossi su quel prato, nell'Area San Vincenzo, ha voluto insistere nel trasformarla in una location fissa per la grande musica internazionale. La storia la conosciamo tutti: concerti flop, location non adatta, milioni spesi per non avere niente di stabile (basti un esempio: ancora adesso se ci si deve fare un concerto servono i generatori a diesel per garantire l'energia elettrica, non ci sono gli allacci, un disastro). 

 

Quel luogo è un incubo gestionale per chiunque se ne intenda. Ma Fugatti vuole i suoi concerti, vuole l'estate della grande musica a Trento (al momento mai vista e non ci dicano che gli Europe rappresentano qualcosa di anche solo avvicinabile a un nome internazionale) e assieme all'assessora Gerosa hanno pensato di affidare la sòla a un ente strumentale (che quindi di fatto fa quello che gli viene detto da chi lo ''comanda'') qual è il Centro Santa Chiara. Che però, poraccio, di mestiere fa teatro, fa cultura, fa spettacoli nelle sue strutture che bene conosce e che bene sono state progettate per una città come Trento (dettaglio non di poco conto: il bacino di Trento è minuscolo se paragonato a quello di qualsiasi altro territorio vicino. Se si vogliono i concerti da 20mila persone serve che gli stessi artisti non si esibiscano almeno nel Nord Est se non proprio nel Nord Italia).

 

Il ''Soldato Ongaro'' direttore del centro lasciato senza presidente (perché il precedente si era candidato nell'estate scorsa alle provinciali e ad oggi non è stato ancora rimpiazzato) ha detto ''Obbedisco''. Tra l'altro la gestione dell'area è stata affidata (dalla Giunta Fugatti) solo pochi mesi prima del via dell'estate. Sul sito del Santa Chiara la prima notizia di una programmazione per la Music Arena è datata 19 aprile. Praticamente un mese prima della stagione stessa. Ebbene, per organizzare un concerto vero si parte almeno (ma almeno) 10 mesi prima. Per dire: si vorrebbe un'estate di grandi firme nel 2025? Beh già oggi è tardi. Se non si è già pianificato da qualche settimana il tutto la prossima estate sarà come le altre. E la cosa divertente (tragica in realtà) è che facendo così, arrivando a ridosso della stagione per tirare su quel che si riesce a tirar su, si finisce anche per spendere un sacco di soldi perché anche l'artista pippa, quello che vale poco o niente di fatto finisci per implorarlo e quindi per strapagarlo per quel che vale

 

Quindi la politica si è mossa tardi, si è mossa male e oggi se la prende con chi è stato costretto a lavorare in queste condizioni, da lei stessa. Il responsabile di questo disastro, che ora sta avendo ripercussioni anche sul Centro Santa Chiara che, oggettivamente, non meritava un trattamento del genere (né di ritrovarsi sul groppone quell'orrore di progetto che si chiama Music Arena né il commissariamento successivo, come se fossero stati degli inetti o dei birbaccioni nell'operare) è il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Punto e basta. Dovrebbe chiedere lui scusa. Farsi da parte, almeno per quanto riguarda questa partita. Anche perché mentre i concerti il Santa Chiara li faceva, Fugatti tra il pubblico si mostrava, si faceva fotografare, ci metteva la faccia, si mostrava contento per quanto stava succedendo.

 

Che oggi, numeri alla mano (poche decine di migliaia di spettatori in tutta la stagione e un buco che s'aggira sui 2,5milioni di euro), quella stessa politica si mostri sdegnata per quanto successo e promuova il commissariamento (ma tra l'altro che la commissaria provenga da una delle parti in causa, dirigente della Pat, è normale? Non si dovrebbe puntare su una figura terza nella vicenda? Se per caso dovesse scoprire che a sbagliare è stata la Provincia, chi l'ha nominata in quel ruolo, e non il Centro Santa Chiara cosa accadrà?) è davvero un cortocircuito clamoroso. Poi, per carità, avanti tutta. Show must go on. Ma almeno, per cortesia, si restituisca il senso delle cose: ''Salvate il Soldato Ongaro'', ''Non sparate sul Centro Santa Chiara'' e soprattutto si ricordi che se si è riusciti a 'sporcare' anche il nome del centro che da anni dà cultura e socialità ai trentini lo si deve al Presidente: Maurizio Fugatti.   

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