La bega da baraccone andata in onda all'Arena fa malissimo all'Autonomia
Eletto presidente della Provincia di Trento per la prima volta nel 1999 resta in carica fino al 2012 quando si dimette per entrare poi alla camera dei deputati con la lista Scelta Civica nel 2013
Considero da tempo i talk show, sopratutto quelli della domenica, una autentica sciagura e sinceramente compatisco i - purtroppo - molti milioni di italiani che decidono di sorbirseli. Personalmente, piuttosto, preferirei guardarmi per la millesima volta "Guerra e Pace", anche in lingua russa.
Certo è che domenica, ad una trasmissione che mi dicono si chiami L'Arena, e' stata data agli italiani una rappresentazione della questione sud tirolese che grida vendetta a Dio. Secondo il copione dei talk show italiani, si sono chiamati i campioni dell'estremismo. E così si è ridotto il tutto ad una sorta di bega da baraccone. Con i protagonisti felici come mai di essere in TV ma inconsapevoli - speriamo almeno - di aver così contribuito ad un danno di immagine dell'Autonomia di proporzioni enormi.
Tutto questo è disdicevole e offensivo per la storia di questa terra e per le figure più autorevoli e lungimiranti che l'hanno rappresentata sia sul versante di lingua italiana che su quello di lingua tedesca, sconfiggendo proprio i fomentatori di rancore di ambo le parti. Ma si sa: Magnago, Berloffa, Kessler e i loro referenti romani e viennesi non avevano il grande privilegio di andare da Giletti. Per loro e nostra fortuna.