Un concerto speciale a Trento: sul palcoscenico la pianista Angela Hewitt: ''La più grande interprete di Bach della nostra epoca''
Analisi, recensioni, presentazioni delle grandi opere nella prestigiosa sala della Società Filarmonica di Trento
Venerdì 22 ottobre, alle 19.30, la società Filarmonica di Trento presenterà un concerto speciale che vedrà sul palcoscenico la pianista Angela Hewitt, “La più grande interprete di Bach della nostra epoca” (The Guardian).
Profondamente legata all’Italia (e in particolare all’Umbria), la canadese Angela Hewitt è oggi tra le pianiste più apprezzate a livello mondiale, punto di riferimento assoluto per l’interpretazione delle musiche di Johann Sebastian Bach. Nata nel 1958 a Ottawa, già nel 1985 vinceva la Toronto Bach Piano Competition, ma la consacrazione definitiva arrivava nel 2014, con la registrazione, per Hyperion, dell’Arte della Fuga di Bach accolta in tutto il mondo da critiche entusiaste (più di 400.000 copie vendute).
Così è cresciuto il mito di Angela Hewitt che, pur non abbandonando il repertorio successivo otto-novecentesco (gli amatissimi Beethoven, Schumann, Messiaen, Ravel, Chopin), ha allargato le sue esplorazioni settecentesche alla feconda generazione tastieristica cresciuta contemporaneamente a Bach, accostati, nel suo primo concerto per la Filarmonica di Trento, agli affascinanti nomi di Domenico Scarlatti e François Couperin.
Difficile spiegare le ragioni di un tale successo: forse ogni generazione ha bisogno di un proprio interprete per Bach. Così è stato con un altro canadese (felice coincidenza) dal nome indimenticabile: Glenn Gould scomparso nel 1982. Certo non si tratta solo di tecnica esecutiva, quanto piuttosto di fascino e sensibilità, due qualità irripetibili e imprescindibilmente legate alla singola individualità.
Il pubblico di Trento, nell’ascoltarla, potrà di certo costruirsi una propria precisa opinione. La Stagione dei Concerti, sotto la direzione artistica di Antonio Carlini, proseguirà il 28 ottobre, con la trombettista norvegese Tine Thing Helseth accompagnata al pianoforte dall’inseparabile Gunnar Flagstad: non mancherà l’effetto sorpresa abituati come siamo, in Italia, a vedere e ascoltare gli ottoni prevalentemente imbracciati da mani maschili e crescerà di fronte alla perfezione assoluta, stupefacente per chiunque.
Per accedere ai concerti è richiesto il Green pass (Qui info, biglietti e programma dettagliato).