Esplorare, creare e condividere, un approccio musicale sperimentale per l'Ensemble Diderot che debutta alla Filarmonica
Analisi, recensioni, presentazioni delle grandi opere nella prestigiosa sala della Società Filarmonica di Trento
Ultimo appuntamento per la Stagione dei Concerti 2024 della società Filarmonica di Trento, martedì 3 dicembre, con il debutto in sala dell’Ensemble Diderot.
Esplorare, creare, condividere. Ponendo la curiosità al centro del proprio approccio musicale, l'Ensemble Diderot rivendica l'eredità dell'omonimo filosofo: apertura mentale, sete di scoperta e umiltà di fronte alla conoscenza.
Creato nel 2008 dal violinista Johannes Pramsohler, l'ensemble è riconosciuto a livello mondiale per il suo approccio innovativo e la vocazione a riscoprire e interpretare su strumenti d'epoca il repertorio del XVII e XVIII secolo, rivelando i legami intessuti tra esecutori, compositori, corti e scuole di un'Europa musicale barocca senza confini.
Il suono distintivo e l'approccio fresco alla musica antica offrono agli illuminati musicisti dell'Ensemble Diderot un campo di sperimentazione che lascia spazio tanto al rigore quanto alla fantasia.
Il fitto calendario di concerti e prove meticolose ha dato al gruppo una coesione simile a quella di un quartetto d'archi stabile e "nelle loro interpretazioni il connubio tra ricerca storica ed eccellenza musicale è prezioso ed entusiasmante allo stesso tempo" [Frankfurter Allgemeine].
La pluripremiata discografia, composta principalmente da registrazioni in prima mondiale, testimonia lo spirito esplorativo dei membri dell'ensemble che è attualmente in residenza al Kulturzentrum Toblach e riceve il sostegno del Ministero della Cultura francese, della Caisse des dépots et consignations e della Fondation Orange.
Appuntamento, quindi, alla Stagione dei Concerti 2025. Talento è la parola che potrebbe unire facilmente gli oltre cento artisti invitati a salire sul palco della Filarmonica per questa Stagione che accosterà un gruppo consistente di energie sorgive emerse recentemente dai concorsi internazionali più significativi, sicuri protagonisti del futuro della musica classica, ai protagonisti più dinamici e sorprendenti della musica da camera internazionale.
Diverse saranno le possibilità di supportare l’attività della società Filarmonica di Trento, dal nuovo Abbonamento Gold che copre l’accesso a tutti gli appuntamenti dell’anno organizzati dalla Filarmonica, ai Carnet di quattro concerti a scelta. Disponibilità online e presso gli uffici della Filarmonica a partire dal 13 dicembre (Qui info dettagliate).
Note al programma a cura di Alessandro Arnoldo
La Musikalisches Opfer (Offerta Musicale) di Johann Sebastian Bach è uno dei capolavori più affascinanti e complessi del repertorio barocco. Composto nel 1747, questo lavoro si basa su un tema musicale fornito dal re prussiano Federico II, noto come "tema reale".
La leggenda narra che il re, esperto flautista e appassionato di musica, sfidò Bach a improvvisare su questo tema durante una visita a Potsdam. Tornato a casa, Bach lavorò ancora sul tema, trasformandolo in una raccolta che inviò al re come simbolico dono musicale: l'"offerta". L'opera si compone di diversi brani, tutti ruotanti attorno al tema reale e alla sua elaborazione contrappuntistica. Il fulcro dell'opera è costituito dai nove canoni, ognuno dei quali esplora vari aspetti della struttura musicale.
In questi canoni, Bach utilizza tecniche innovative per l’epoca, come il canone a specchio (dove il tema si riflette come in uno specchio), il canone retrogrado (in cui il tema viene eseguito al contrario) e il canone enigmatico, un indovinello musicale che richiede all’esecutore di interpretare l’intenzione di Bach. Aprono l’opera, due Ricercari (fughe), uno a tre voci e uno a sei voci, complesse architetture sonore che sviluppano un tema in continuo movimento, sintetizzando l’essenza della scrittura polifonica di Bach. Nell’Offerta è compresa anche una sonata in trio per flauto, violino e basso continuo, strumento particolarmente gradito a Federico II, che completa l’opera con un tocco più intimo e accessibile, forse un omaggio al gusto del re per la musica da camera.
Un’opera d’arte, un manifesto delle capacità intellettuali e compositive di Bach. La struttura rigorosa e la complessità delle composizioni riflettono da un lato la sua devozione all’arte musicale, dall’altro il suo desiderio di sperimentare, innovare e mettere alla prova i limiti dell’armonia e del contrappunto.
La Musikalisches Opfer è considerata uno dei primi esempi di "musica assoluta" priva di intenti descrittivi esterni, creata unicamente per esplorare il potenziale espressivo e intellettuale della musica stessa. Questo aspetto influenzerà profondamente la musica strumentale, ponendo le basi per un’arte che vive e si giustifica nella pura struttura sonora, libera da scopi narrativi o di intrattenimento.
Per gli ascoltatori di oggi, l’opera rappresenta una sfida e un'opportunità: comprendere come il genio di Bach riuscisse a coniugare regole rigide e creatività libera, offrendo un’esperienza musicale che, a distanza di secoli, continua a stupire e a ispirare.