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Di nuovo sul "neoregionalismo", perché Trentino e Sud Tirolo abitano appartamenti diversi ma della stessa casa. Il tetto è unico

La riforma dello Statuto d'autonomia non è imminente ma le questioni da affrontare rimangono sul tappeto. E' necessario preparare il terreno e allargare la discussione, che deve diventare di popolo
DAL BLOG
Di Giuseppe Ferrandi - 08 April 2017

Vive da sempre in Trentino, si occupa professionalmente di storia, pratica sport di resistenza ed è appassionato (ancora) di politica...

Di nuovo sul "neoregionalismo" precisando che non si tratta di restaurare la Regione, resuscitarla, far tornare indietro le lancette della storia. Il "neoregionalismo" dovrebbe poggiare su di un cambio di paradigma: culturale, politico e istituzionale. Un bel dibattito c'è stato venerdì 7 aprile a Trento. Protagonisti il senatore Karl Zeller e l'onorevole Lorenzo Dellai. Nessuno dei due ha usato il termine "neoregionalismo", ma ambedue hanno dato un contributo alla prospettiva dello "stare insieme".

 

Lo hanno fatto (e non è un caso) accomunati dall'esperienza parlamentare, dalla comune presenza nella Commissione dei 12 (che Giorgio Postal ha definito una "costituente permanente"), da una lettura politica di scenari internazionali e nazionali con moltissimi tratti comuni.Si è partiti dalla storia e dall'interpretazione della stagione costituente della nostra autonomia: da Bruno Kessler e da Silvius Magnago come espressioni principali di due classi dirigenti, quella trentina e quella sudtirolese.

 

È stato un processo fondamentale quello che ha portato al secondo Statuto di autonomia, un processo non solo politico e istituzionale. Oggi siamo chiamati a riconoscerlo come processo storico complementare. Ne è uscita l'identità di due Land. Due Land diversi.

 

Dalla storia all'attualità. I Land diversi (più o meno coesi, omogenei, sicuramente in trasformazione continua) del Trentino e del Sud Tirolo possono essere rappresentati come nuclei familiari che abitano in appartamenti distinti e diversi di un'unica casa. Il tetto è unico. Credo anche le fondamenta. Sicuramente le mura perimetrali.

 

Gli appartamenti sono però articolati in modo diverso. Sono stati adattati alle diverse esigenze di chi vi abita. Non sempre la vita condominiale è facile, ma è comunque conveniente gestire in comune alcuni spazi e il portone d'ingresso (forse più portoni d'ingresso).

 

La riforma dello Statuto d'autonomia non è imminente. La bocciatura del referendum del 4 dicembre l'ha rinviata. Ma le questioni da affrontare rimangono sul tappeto partendo dai risultati (e forse anche dai limiti) dei lavori della Consulta trentina e della Convenzione bolzanina. Cogliamo l'occasione per preparare il terreno e allargare la discussione. Che deve diventare di popolo.

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