E' morto Sergio Staino, i miei ricordi con lui e Margherita Hack: straordinarie le sue battaglie sulle ingerenze clericali
Giacomini Alessandro, ha sostenuto, sotto ogni forma, l'indipendenza del pensiero e delle azioni sia dell'uomo sia dello stato nei confronti di qualsiasi chiesa o fede religiosa. Attualmente collabora con MicroMega.
Ho conosciuto Sergio Staino tramite Margherita Hack, entrambi fiorentini, con in comune la spiccata autoironia e il luminoso sorriso. Ho avuto modo di cooperare con lui quando era il direttore dell’Unità e in un paio di episodi come autore dei testi delle vignette con il famoso “Bobo”.
Un disegnatore dalla penna sottile collaborò con una sua prefazione al mio libro in ricordo di Margherita Hack. A Sergio Staino vanno riconosciuti innumerevoli meriti, scrittore, regista, nel corso della sua vita ha partorito personaggi unici e settimanali unici, da Tango a Bobo e innumerevoli collaborazioni, talmente ecclittico che era pure il presidente del Club Tenco per la musica d’autore, ove anche il sottoscritto è socio.
Ricordo la mostra di satira religiosa denominata “Sacrosante Risate” che abbiamo organizzato a Trento con alcune delle sue opere: ''Non ho mai visto un fanatico religioso avere senso dell’umorismo. Né una persona con senso dell’umorismo diventare un fanatico''. Al centro della nostra amicizia vi erano le battaglie sulle ingerenze clericali nella vita e negli affari di stato quando esse annullano la laicità.
Sergio, al contrario del sottoscritto, usava uno strumento vincente, l’intelligenza: ''Vorrei chiarire che al centro della satira non è la religione in sé. A essere oggetto di satira, semmai, sono quei ministri e quegli adepti che le manovrano per fini terreni di potenza personale. Io sono ateo, miscredente e anticlericale, ma al di là di questo, ciò che mi meraviglia è che le istituzioni religiose ci considerino dei provocatori. Il motivo sta nel fatto che il loro potere è fondato su fondamentalismi dogmatici e, poiché la satira, per la sua natura disincantata, è seminatrice di dubbi non può che essere mal vista''.
L’ho visto l’ultima volta lo scorso anno a Trento in occasione di una conferenza dal tema “Religioni e Satira”, e con la sua immancabile ironia rammentava la vignetta di Margherita Hack al cospetto di Dio: ''L’angelo si rivolge a Dio:
“Qualcosa non va capo''. Dio: 'Di là c’è una certa Margherita che sta mettendo in crisi le mie certezze…' ''.
E’ proprio vero, la mancanza è la più forte presenza che si possa sentire, grazie di tutto caro Sergio.