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L'intervista a Andri Snær Magnason, poeta, performer, attivista ambientale a fianco di Bjork. A Trento il 3 maggio in occasione del Trento Film Festival

Alle 18 a palazzo Roccabruna, proporrà un reading di Bonus, un’ironica e intelligente raccolta di poesie pubblicata di recente da Nottetempo. L'iniziativa organizzata da Atletico Poeti Trento e Lisa Orlandi della Piccola Libreria di Levico
DAL BLOG
Di Camilla Endrici - 27 April 2017

Il mio comodino è un'instabile pila di libri, e in questo blog proverò a condividere alcune delle letture più belle che mi accompagnano.

Difficile definire la figura dell’islandese Andri Snær Magnason, classe 1973: intellettuale, poeta, performer, attivista ambientale a fianco di Bjork, candidato alle presidenziali per il suo paese. Sarà a Trento il 3 maggio alle 18 per un reading di Bonus, un’ironica e intelligente raccolta di poesie pubblicata di recente da Nottetempo.

 

L’opera nasce da una provocazione: nell’epoca del consumismo, la poesia può diventare un prodotto commerciale, magari venduto proprio nei supermercati della catena Bonus? La risposta a questa domanda è Bonus, un ritratto cinico della società dei consumi in cui, immaginando un viaggio dantesco tra il Paradiso, l’Inferno e il Purgatorio delle corsie del supermercato, Magnason ha tratteggiato una vera e propria metafisica dell’homo consumens:

 

Nonno era al 70% acqua/ Nonno era al 70% il ruscello/ Che scorreva dai monti/Accanto a casa […] Io sono al 70% acqua/ Tutt’al più al 17% San Pellegrino/ Cui sono mescolati della Coca zero e del caffè […] Si è ciò che si mangia/ Sono un mondo in miniatura./ Sono un Bónus in miniatura.

 

In occasione del suo arrivo a Trento, ho contatto Magnason. È lui stesso a raccontare così l’origine dell’opera.

Bonus è stato innanzitutto un’idea seducente. La catena di supermercati Bonus ha tutti questi prodotti su misura: pane Bonus, prosciutto Bonus, carta igienica Bonus, succo di frutta Bonus. Sono tutti impacchettati nello stesso modo economico, con un packaging giallo sullo sfondo con un maiale rosa bonus sopra.

Mi sono chiesto come sarebbe stata una raccolta di poesia Bonus, e ho disegnato la copertina. Dopo ho iniziato a pensare al supermercato e a quello che significa. Mi sono guardato intorno, e ho scoperto che è diviso proprio come la Divina Commedia di Dante: inizi in Paradiso, dove c’è la frutta fresca, poi passi attraverso l’Inferno della carne e finisci nel Purgatorio dei prodotti di pulizia. Mio nonno, il mio bisnonno, prendevano la gran parte del loro cibo direttamente dalla natura, dalla fattoria, dall’oceano o dai laghi. Per farlo, si dovevano confrontare con la natura, con il ritmo delle stagioni, ma anche con il mistico e il divino che si trovano in natura. Per me oggi, invece, il supermercato ha rimpiazzato la natura; e cosi nel libro mostro come il supermercato ha consumato tutto: la natura, gli abitanti delle foreste della fiabe, la religione, l’amore.

 

Stai scrivendo due documentari e un libro per bambini, un tuo libro per ragazzi sta per essere pubblicato in Italia, ti occupi della salute dei ghiacciai islandesi, ti sei candidato alle elezioni presidenziali… Suppongo di non aver detto tutto, ma...chi è Andri Snær Magnason? Qual è il filo conduttore di tutte queste tue identità?

Beh, in generale Andri è una persona che si è divertita molto a sciare sulle montagne e che non avrebbe mai pensato di poter avere un lavoro in un ufficio; credo che le montagne creino molti spazi di immaginazione. Ho iniziato a scrivere piuttosto giovane, il mio primo libro è stato pubblicato quando avevo 22 anni; ma il mio non era un lavoro immediatamente politico, era molto più incentrato sulla fantasia, le idee, la fantascienza; sono stato ispirato anche da grandi scrittori italiani come Italo Calvino.

Quando ho scoperto la terribile minaccia a cui stavano andando incontro le terre islandesi, con il nostro governo che stava iniziando a svendere il territorio come una fonte di energia a basso costo alle multinazionali, ho capito che dovevo prendere posizione a tutela della natura. Questa cosa è cresciuta nel tempo: quando ho deciso di candidarmi alla presidenza era perché c’erano molte questioni su cui intervenire; io non ero all’interno di un partito ma ero coinvolto nella scrittura della nuova costituzione, nella creazione del parco nazionale e in altre questioni culturali insieme a Bjork.

 

L'Islanda è in Europa ma in qualche modo noi europei continentali la consideriamo come un altrove estremamente lontano; la conosciamo forse più per la sua musica che per la letteratura. Qual è l'Islanda che vorresti raccontarci?

L’Islanda appartiene all’Europa ma geograficamente è ancora divisa tra le due placche (quella dell’America e quella Euroasiatica) al suo centro. Anche culturalmente, l’Islanda è sempre stata spaccata in questo modo, tra oriente e occidente, nella cultura, in politica, nella geografia. Noi subiamo molto l’influenza americana, scandinava ma ovviamente anche del resto d’Europa. L’Islanda è un posto interessante come incubatore di nuove idee e “laboratorio culturale”.

 

Tornando al libro: Bonus è stato appena pubblicato in Italia ma è una raccolta il cui nucleo originario ha più di 20 anni. Oggi, lo consideri un libro attuale o se lo scrivessi oggi lo faresti diversamente?

La prima idea del libro è del 1996, una data antecedente agli anni 2002-2007, quando il consumismo e il capitalismo sono impazziti, con l’espansione delle banche prima e la crisi finanziaria poi.

L’ho scritto anche prima di comprendere fino in fondo l’impatto del consumismo rampante sul riscaldamento globale. Così aggiunto delle poesie al libro, la prima volta nel 2003 e poi nel 2012. Immagino Bonus come un prodotto che evolve nel tempo. Oggi viviamo nell’ “epoca della sorveglianza” online. Ci mappano i comportamenti, ci profilano, ci studiano: Google, Apple, Amazon stanno distruggendo il modello “supermercato”. FB, Snapchat e Instagram stanno consumando il nostro tempo, la politica e la cultura. Ho scritto di questo aspetto del consumismo nel mio libro Love Star.

 

Su scala mondiale, Bonus è a conti fatti piuttosto contenuto, simpaticamente innocuo. Come progetto per portare la poesia nella vita di tutti i giorni, per aprire gli occhi al poetico e al mitologico nel nostro supermercato quotidiano, beh…mi sembra però che funzioni ancora abbastanza bene!

 

Per ascoltare e conoscere di persona Andri Snær Magnason, l’appuntamento è il 3 maggio Palazzo Roccabruna in via Santa Trinità 24. L’evento è a cura di Atletico Poeti Trento e Lisa Orlandi della Piccola Libreria di Levico, in occasione del 65esimo Trento Film Festival.

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