Open Mic Farm: tre protagonisti, tanta passione e l'animo umano che si mette a nudo in tutti i suoi pregi e i suoi difetti
Ribelle quanto basta amo gli animali e in particolare i gatti. Inseguo sempre i miei sogni come quello di scrivere e da sempre racconto storie spesso e volentieri di mici e micie.
Sono attirata come da una calamita da tutto quello che fa spettacolo. Da tutto quello che cattura la mente. Teatro, cinema, musica, con ogni possibile sfaccettatura. Contestualmente, però, sono molto selettiva nei miei gusti e giudizi. Mi attira d'istinto tutto quello in cui percepisco il pathos, la partecipazione intensa, la passione per quello che si fa. E tutto questo non si trova facilmente. Open mic, letteralmente microfono aperto. E teatro Sociale capovolto. Un connubio molto particolare. Questo è stato lo scenario dell'"Open mic Farm". Uno spettacolo dal vivo...interattivo, che coinvolge le persone e a tratti le sconvolge.
Nel 2022 è Gianluca Ariemma il vincitore del premio della giuria tecnica della 23esima edizione del Festival internazionale di regia teatrale Fantasio, creata da Mirko Corradini al teatro di Villazzano, dedicato a “La fattoria degli animali” di Orwell. Un meraviglioso modo per far emergere il talento dei giovani attori e registi. Indubbiamente. Assolutamente particolare nel suo genere. Giulia Messina, Salvo Pappalardo e appunto Gianluca Ariemma, tre amici legati dallo stesso percorso, l'accademia teatrale dell'Istituto Nazionale del dramma Antico di Siracusa, si sono ritrovati e hanno intrapreso insieme questo cammino. E sotto la regia di Ariemma, che recita anch'esso, hanno vinto.
Posso testimoniare per esperienza personale legata ad una persona a me molto vicina che sta facendo lo stesso percorso all' Inda, che non è facile. Anzi, direi che ci vuole davvero una grande forza e slancio emotivo per portarlo avanti. E si vede. Si percepisce. Si sente a pelle che queste tre persone sono legate da una grande, immensa passione, per quello che fanno ed un profondo rapporto di amicizia. E l'altra sera ho assistito ad una delle repliche della performance vincitrice del premio, di questi tre giovani artisti. Spettacolo che va in scena da molto tempo e le prossime tappe saranno Rovereto e poi in vari posti in Lombardia, ad esempio Ostiano e Cremona.
Settanta minuti incalzanti, mai un secondo non adatto o poco legato al contesto. Una metafora potente ed enigmatica dell'animo umano, calato in uno scenario non rappresentato dalle persone, ma dagli animali. Loro tre si alternano con leggerezza e maestria in ruoli diversi e complementari senza un attimo di tregua. Le loro azioni sul palco sono in perfetta sincronia e legate fra loro in quello che si percepisce essere un disegno ben preciso. Giulia, Salvo e Gianluca sono dei veri trasformisti, istrioni quanto basta, e sono in grado di cambiare persino la loro fisicità con una facilità incredibile. Il testo è brioso, ed ha un ironia pungente, tipico di questa tipologia di spettacolo. A tratti diventa cupo, poi torna divertente.
Ed i personaggi sono tanti, alternati dai tre protagonisti, ognuno di loro calato nella metaforica rappresentazione di una realtà, in realtà umana, e a noi molto vicina. La fattoria è calata in un contesto attuale, la propaganda elettorale. Ed è scontro fra figure che cercano incessantemente di prevaricarsi a vicenda, in un contesto di crudele consapevolezza. Il potere ha il ruolo centrale e da esso si diramano tutte le possibili azioni e reazioni dell'anima. Un potere che soggioga, trasforma gli esseri viventi, maiali o uomini che dir si voglia e rende diversi da ciò che in realtà sarebbero. Loro malgrado si trasformano completamente, come ipnotizzati dalla potenza del dominio. Senza rendersene conto. Tanti e poi tanti spunti di riflessione, che ci ricordano che l'animo è fallace, debole, corruttibile. E falso.
In questo mondo crudele verso gli animali, il fatto che il potere li renda uguali agli uomini è veramente il simbolo della forza che il possesso del comando ha sugli animi di chicchessia. E ti rende consapevole di cosa sia il nostro essere umani, in qualsiasi contesto o circostanza della nostra vita.
“Le creature di fuori guardavano dal maiale all'uomo e dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già era loro impossibile distinguere i due"
LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
GEORGE ORWELL