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Precipitano da un cipresso durante il temporale (VIDEO), recuperati tre cuccioli di scoiattolo: "Uno non ce l'ha fatta ma i fratellini verranno presto liberati"

I due erano stati recuperati a fine luglio insieme ad un terzo fratellino, che purtroppo non ce l'ha fatta. In seguito alla burrasca, i cuccioli erano precipitati rovinosamente al suolo, assieme al cipresso secolare che ospitava il loro nido: "Sono stati curati e svezzati. Verranno liberati 'in hacking', tecnica antica"

Di S.D.P. - 17 ottobre 2024 - 15:06

VICENZA. "Il percorso di liberazione in "hacking", tecnica antica, che fonda le sue origini nella falconeria, è ampiamente utilizzato per la liberazione dell'avifauna selvatica ma può essere sfruttato anche per altre specie. In questo caso l'abbiamo utilizzata per due (piccoli) scoiattoli rossi".

 

A parlare sono i referenti del Centro recupero animali selvatici "Difesa natura 2000" di Vicenza, che hanno raccontato una tecnica utilizzata in particolare per reimmettere in natura due giovani scoiattoli, recuperati a fine luglio da cuccioli e seguiti (e curati) fino a pochi giorni fa. 

 

"Questa tecnica - fanno sapere dal Cras - consiste nel trasferire i giovani individui con il giusto tempo di sviluppo, in una voliera apposita in mezzo al bosco, nel luogo prescelto e adatto alle esigenze specifiche. Trascorso il periodo di ambientamento, si lascia aperta la voliera, affinché con i propri tempi, gli individui inizino ad uscire e esplorare i dintorni in autonomia".

 

"Per un periodo, verranno forniti ripari esterni e lasciato a disposizione del cibo, per dare la possibilità ai giovani di usufruirne qualora ne avessero bisogno - concludono -. Alcuni esemplari, prima di prendere sicurezza e disperdersi definitivamente, frequentano il sito di preliberazione per un periodo più o meno lungo, diverso per ogni soggetto".

 

Ed è proprio così che sono stati liberati i due piccoli scoiattoli rossi, ripresi in un video (DI SEGUITO) in cui li si vede mentre esplorano il bosco. I due erano stati recuperati a fine luglio insieme ad un terzo fratellino, che purtroppo non ce l'ha fatta. In seguito alla burrasca, i cuccioli erano precipitati rovinosamente al suolo, assieme al cipresso secolare che ospitava il loro nido.

Erano stati prontamente soccorsi ma nonostante il tempestivo intervento, le condizioni critiche di uno dei tre cuccioli erano peggiorate nelle ore successive e lo avevano portato al decesso. Gli altri due fratelli si erano invece ripresi perfettamente e, dopo essere stati svezzati, sono tornati nei boschi di Lusiana, sull'Altopiano dei Sette Comuni. 

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