Strage di rospi sulla statale di Loppio: la scorsa notte almeno 200 esemplari schiacciati dalle automobili
Le condizioni di temperatura ed umidità di questo periodo sono ideali per la deposizione delle uova e gli anfibi si spostano in massa dai boschi verso gli specchi d'acqua stagnanti. Il Wwf: "Grazie al lavoro dei nostri volontari monitoriamo le zone più a rischio ma l'unica soluzione sarebbe moderare la velocità in quei particolari tratti di strada"
MORI. "E' difficile fare una stima precisa, visto che si parla di migliaia di esemplari che si muovono in massa, ma ieri notte riteniamo di aver salvato circa 450 rospi mentre almeno 200 sono rimasti uccisi dal passaggio delle automobili". Così Aaron Iemma, presidente di Wwf Trentino, descrive la vera e propria strage di anfibi che nella notte tra domenica e lunedì si è consumata sulla strada statale che costeggia il lago di Loppio. I piccoli animali hanno iniziato infatti a muoversi in gruppo per dirigersi dal bosco verso le acque stagnanti del bacino, dove le femmine depongono le uova, rimanendo però in molti casi schiacciati nel tragitto.
"Ogni anno ci troviamo davanti ad una situazione di questo tipo - racconta Iemma - in diversi tratti stradali in tutta la Provincia sono state installate da tempo una serie di barriere che indirizzano gli anfibi verso veri e propri sottopassaggi che corrono sotto il manto stradale. Purtroppo, eventuali danneggiamenti delle barriere permettono agli animali di passarci attraverso e dirigersi sulla strada, dove a centinaia rimangono uccisi".
I siti 'a rischio' sul territorio sono 10 al momento ed ogni notte vengono monitorati da una trentina di volontari del Wwf, che cercano in ogni modo di evitare la morte degli animali. Grazie a loro negli ultimi anni la situazione sta gradualmente migliorando. "Nonostante le protezioni ed i nostri sforzi - continua Iemma - il fenomeno è talmente esteso che l'unico modo per evitare stragi come quella di ieri sera è sensibilizzare gli automobilisti: basterebbe ridurre anche di poco la velocità e prestare particolare attenzione alla presenza di anfibi sulla carreggiata".
Il transito di una sola vettura infatti può potenzialmente provocare la morte di decine di esemplari, visto che quando ha inizio il fenomeno migratorio sui tratti più 'frequentati' il passaggio di anfibi è praticamente continuo.
"In altri paesi - sottolinea Iemma - come nel Regno Unito, alcune strade vengono addirittura chiuse per brevi periodi durante le migrazioni. Si tratta di una soluzione adottata anche in Trentino oltre 10 anni fa nella zona di Levico. A Loppio sulla statale non si può certo bloccare il passaggio dei veicoli - conclude il presidente di Wwf Trentino - ma con un piccolo gesto gli automobilisti che transitano nelle zone 'a rischio' possono fare moltissimo, basterebbe procedere a velocità moderata e cercare di evitare gli animali".