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Attualità

“Traffico sui passi dolomitici, ora basta”. Le associazioni: “Va imposta la chiusura temporanea delle strade”

Valli dolomitiche vitali richiedono passi a traffico limitato: i rappresentanti delle sezioni Avs, Cai e Sat della Val Badia, Val di Fassa, Val Gardena e Livinallongo chiedono di intervenire contro la congestione del traffico intorno ai passi dolomitici

di
MOb
03 settembre | 13:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Il traffico sui passi ha ormai raggiunto livelli insopportabili nei mesi estivi ed è dannoso sia per la qualità della vita degli abitanti che per l'esperienza dei turisti. Una chiusura temporanea delle strade è la soluzione più razionale.

 

Questo quanto emerge da un lungo comunicato firmato dai rappresentanti delle sezioni Avs, Cai e Sat della Val Badia, Val di Fassa, Val Gardena e Livinallongo.

 

Le associazioni alpine delle valli ladine sono concordi: è stato superato il limite

 

L'impatto dell'inquinamento causato dall'afflusso di auto, macchine da corsa e moto è aumentato a tal punto che sia gli abitanti del territorio che i turisti stanno subendo un notevole peggioramento della qualità della vita.

 

Le sezioni locali delle associazioni alpinistiche rappresentano complessivamente 3.700 appassionati di montagna della zona. Chiedono che vengano finalmente prese misure concrete contro la congestione del traffico.

 

 

Il problema delle auto e delle moto sportive

 

Una parte importante della popolazione delle valli ladine si guadagna da vivere attraverso il turismo. Ma sempre più abitanti delle valli ritengono che i limiti del possibile siano stati superati, soprattutto in termini di congestione del traffico. “Non si tratta solo del traffico sui passi, ma anche delle strade di collegamento ormai congestionate”, spiega Davide Schuen della Lia da Munt Ladinia - Val Badia.

 

Iniziative come la manifestazione ciclistica sul Passo Gardena promossa dalla Lia per Natura y Usanzes (che è stata impedita dalla questura di Bolzano e non ha avuto luogo) dimostrano che la popolazione locale ne ha abbastanza del caos del traffico.

 

Le associazioni alpine locali indicano due principali aree problematiche: da un lato, l'enorme quantità di traffico che nei mesi estivi congestiona le strade dei passi, limitando la mobilità degli abitanti e inquinando l'ambiente.

 

Dall'altro, il numero crescente di auto e moto sportive che utilizzano le famose strade panoramiche come piste da corsa private.

 

L'inquinamento acustico e da emissioni di tali veicoli è addirittura superiore a quello provocato dal traffico normale. Inoltre, molti di essi viaggiano a velocità eccessive, il che richiede controlli più severi rispetto al passato.

 

 

La chiusura temporanea è la soluzione migliore

 

Gli alpinisti ladini ritengono che un pedaggio sulle strade dei passi, come proposto di recente dalle associazioni turistiche ed economiche, non abbia molto senso: “Chi può permettersi una Porsche non sarà scoraggiato da un pedaggio”, dice Norbert Frenademez del Cai Val Badia.

 

Ripropongono invece una richiesta che le organizzazioni alpine e ambientaliste avanzano da anni: la chiusura temporanea delle strade del passo al traffico privato nei mesi estivi.

 

Le organizzazioni ambientaliste hanno recentemente chiesto la chiusura dei passi al traffico motorizzato privato dalle 9.00 alle 16.00. Gli abitanti del luogo, attività professionali e trasporti pubblici sarebbero esenti da tale regolamentazione.

 

Secondo le sezioni locali delle associazioni alpinistiche, le infrastrutture di trasporto alternative come le funivie sono già sufficientemente disponibili nelle valli dolomitiche, ma sarebbe necessario aumentare la frequenza degli autobus pubblici e, soprattutto, creare un servizio interprovinciale.

 

Una soluzione simile è stata provata per un breve periodo al Passo Sella, ma è stata annullata prima che potesse avere effetto. Le associazioni alpinistiche delle valli dolomitiche sono tuttavia convinte che un progetto pilota di diversi anni possa convincere anche gli scettici.

 

 

È tempo di agire

 

Da oltre 20 anni chiediamo una soluzione al problema del traffico sui passi dolomitici”, critica il presidente dell'Avs Georg Simeoni. Finora, però, sono state attuate poche misure concrete, e l'amministrazione provinciale si è nascosta dietro la mancanza di competenze, di personale o di collaborazione con le province vicine. Il dibattito attuale sulla situazione del traffico sui passi del Sella dimostra che è ancora urgente intervenire.

 

I rappresentanti delle associazioni alpinistiche locali sono convinti che le misure proposte possano trovare un equilibrio tra la qualità della vita della popolazione locale e il turismo e indicare la strada per un futuro sostenibile. È il momento di prendere decisioni coraggiose e innovative per preservare la bellezza e la tranquillità delle Dolomiti e allo stesso tempo proteggere la regione per le generazioni future.

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