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Attualità

Cambiamenti climatici, Claudio Borghi e il suo Tweet per dire che 'va tutto bene': ''Ghiaccio artico notevolmente più esteso''. Ecco perché il problema è più complesso

Il senatore della Lega ha condiviso un tweet dove mostra come il livello del ghiaccio artico sia ''vicino alla media del periodo più freddo 1981/2010''. Eppure il calo del 4% non è proprio un dato trascurabile e anche se quello registrato quest'anno non è il peggior dato di sempre (ma comunque è il 14esimopiù basso tra i 46 misurati) lo spessore e il volume di ghiaccio marino sono ai minimi termini

di
Luca Pianesi
05 aprile | 19:30
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

''Ghiaccio artico a oggi notevolmente più esteso rispetto agli anni scorsi e vicino alla media del periodo più freddo 1981 / 2010''. Questo il tweet del senatore della Lega Claudio Borghi teso, in qualche modo, ad annichilire i 'gufi' da cambiamento climatico (tanti i commenti della serie: ''Mentre i falsi TG ci raccontano catastrofi nei ghiacciai, ecco cosa effettivamente succede'') e a ringalluzzire tutti i negazionisti all'ascolto per ribadire come praticamente il 100% degli scienziati siano dei professoroni dell'allarmismo e poco altro. E fiero della sua analisi condivide l'immagine dei ghiacci nella loro massima estensione con un bordino arancione a segnare la media di riferimento.

 

Il problema?  Il senatore si dimentica di indicare che l’estensione massima del ghiaccio marino artico è stata raggiunta intorno a metà marzo (quindi non in questi giorni) e il valore di estensione segna comunque il 14esimo valore più basso tra i 46 misurati a partire dal 1978, pur non essendo effettivamente tra i peggiori dati di sempre.

 

Va sottolineato come l'estensione di quest’anno si trova comunque sotto la media di riferimento 1981-2010 (del 4%), media che già risente del forte calo registrato a partire dagli anni 1980. Da allora abbiamo perso mediamente 80.000 chilometri quadrati di ghiaccio marino all’anno. Non proprio bazzecole. 

 

E se il dato dell'estensione del ghiaccio marino, quest'anno, non è tra i peggiori registrati, discorso diverso vale per lo spessore e il volume di ghiaccio marino, che quest’anno mostrano il minimo da quando queste misurazioni sono iniziate. Se la superficie del ghiaccio marino non è così compromessa quest’anno, il suo spessore è ai minimi termini e un ghiaccio sottile è anche molto più vulnerabile al calore del periodo estivo.

 

Insomma bene, bene, ma non proprio benissimo. Claudio Borghi ci scuserà. Noi possiamo fare altrettanto pensando che il post risale al primo aprile. Forse era un pesce (purtroppo no da come ha difeso a spada tratta la sua tesi nei commenti sotto il post) o forse neanche quello: un pesce fake per il senso che si voleva trasmettere; visto il tema, potremmo quasi paragonarlo a un bastoncino di pesce surgelato

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