Pista da bob, Guarda: “Simico renda pubblico il numero di larici effettivamente abbattuti. Perché questi dati non vengono diffusi?”
L'appello della consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda: “Sono molti gli aspetti della faccenda da chiarire, emersi dalle segnalazioni di Europa Verde e de L'AltraMontagna, e ci attendiamo la massima trasparenza su un progetto le cui sorti sono ancora tutte da scrivere, nonostante l'enorme impegno finanziario e politico di cui gode”
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
“Pista da bob: Simico renda pubblico il numero di larici effettivamente abbattuti”. L'appello, dopo le analisi sul caso pubblicate da L'AltraMontagna, arriva dalla consigliera di Europa Verde Cristina Guarda,che torna a chiedere chiarezza in merito agli abbattimenti previsti nel lariceto che verrà interessato a Cortina dai lavori per la costruzione della pista da bob in vista delle Olimpiadi invernali del 2026.
Come già riportato su questo giornale da Luigi Torreggiani (Qui Articolo), si è infatti appreso oggi che Simico, la Società che realizzerà le infrastrutture per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, avrebbe depositato in Prefettura il censimento degli alberi da abbattere per la costruzione del nuovo sliding centre nel 'bosco di Ronco', senza però chiarire l'incongruenza da noi sollevata negli scorsi giorni: su quella superficie non possono vegetare 2.200 metri cubi, il volume legnoso che è stato assegnato al taglio alla ditta coinvolta nei lavori (Qui Articolo).
“Se Simico – ribadisce Guarda – ha effettivamente censito il numero di piante da abbattere, perché questi dati non vengono resi pubblici, vista la discordanza con quanto i cittadini sostengono? Se il progetto esecutivo prevedeva di risparmiare l'alberatura nelle aree della Curva di Cristallo e dell'anfiteatro, perché il disboscamento è stato esteso fin lì? Se il Piano di gestione stima un volume per ettaro di 350 metri cubi, perché Simico parla di 2.200 metri cubi in 2 ettari?”.
Queste le domande della Consigliera regionale, che conclude lanciando un appello: “Sono molti gli aspetti della faccenda da chiarire, emersi dalle segnalazioni di Europa Verde e de L'AltraMontagna, e ci attendiamo la massima trasparenza su un progetto le cui sorti sono ancora tutte da scrivere, nonostante l'enorme impegno finanziario e politico di cui gode”.