La difesa del Vallone delle Cime Bianche sbarca in Europa: "No agli impianti, si trovi una forma di turismo diversa dallo sci"
Una delegazione della Valle d’Aosta in queste ore è protagonista a Bruxelles di un convegno e della presentazione del progetto fotografico "L'Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche"
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
La tutela di una zona ancora largamente integra della valle d'Aosta sbarca in Europa, il Vallone delle Cime Bianche è protagonista a Bruxelles di un convegno e della presentazione di un progetto fotografico in difesa del progetto di costruzione di impianti e piste da sci.
Quella per salvaguardare il Vallone è una battaglia che viene portata avanti per salvaguardare un corridoio di grande pregio paesaggistico che si estende tra la Val d’Ayas e l’alta Valtournanche.
Un’area ricchissima di biodiversità alpina e molto suggestiva sotto il profilo paesaggistico tanto che è stata inserita nella Rete Natura 2000 in qualità di zona a protezione speciale.
In queste ore la vicenda è arrivata anche in Europa. Una delegazione della Valle d’Aosta è protagonista a Bruxelles di un convegno e della presentazione del progetto fotografico "L'Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche" di Annamaria Gremmo, Marco Soggetto e Francesco Sisti.
L’incontro è organizzato da Maria Angela Danzì, deputata al parlamento europeo Non Iscritta, che del collegamento intervallivo di Cime Bianche pensa che “non abbia ragion d'essere: il Vallone si trova in Zona di protezione speciale di conservazione prevista da Rete Natura 2000 dove è vietata la costruzione di nuovi impianti e piste. E secondo la giurisprudenza - aggiunge - una deroga non è ammissibile”.
Per Danzì la Regione Valle D’Aosta dovrebbe pensare a progetti di valorizzazione del territorio e di sviluppo compatibili con gli oggettivi effetti dei cambiamenti climatici e "attrezzare aree ancora vergini" scegliendo "una forma di turismo diversa dallo sci, usando risorse come l'Interreg".
A intervenire nel primo panel del convegno "Il punto di vista della politica" ci sono Tiziana Beghin (Non Iscritti), Jutta Paulus (Verdi), Erika Guichardaz (Consigliera regionale Valle d'Aosta) e Emanuela Beacco (avvocata).
Nel secondo incontro ("Il punto di vista degli stakeholder") Marco Onida (già segretario generale della Convenzione delle Alpi), Gabriella Suzanne Vanzan (vice presidente di Mountain Wilderness International), Lode Beckers (segretario generale di International Union of Mountaineering Associations), Raul Cazan (European mountaineering association - Euma) e Jan Cools. Le conclusioni dei lavori sono affidate a Danzì mentre la moderazione degli incontri è affidata a Giulia Torbidoni (Agi).
(Fotografia in copertina di Pietro Lacasella)