Il Molise esiste, ma non può sciare: annullate le prove per l'abitalizione dei maestri, non c'è neve (come in tutto l'Appennino)
La Regione Molise costretta a cancellare l'appuntamento in programma a Campitello Matese (CB). L'assenza di precipitazioni un problema strutturale, sottolinea Legambiente Molise. "Lo stato dell’innevamento delle piste da sci della località sciistica di Campitello Matese (Comune di San Massimo - CB) non consente l’espletamento delle prove attitudinali programmate"
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il 12 marzo la Regione Molise ha revocato l'Avviso pubblico per l’ammissione ai corsi di formazione per l’abilitazione all’esercizio delle professioni di maestro di sci alpino, sci di fondo e snowboard anno 2023/2024. Una scelta dettata da un'unica motivazione: "lo stato dell’innevamento delle piste da sci della località sciistica di Campitello Matese (Comune di San Massimo - CB) non consente l’espletamento delle prove attitudinali programmate". Le prove, che dovevano tenersi il 13, 14 e 15 marzo, sono annullate, i candidati saranno rimborsati.
A Campitello Matese, sulla montagna molisana, le temperature sono ben al di sopra dello zero: questo non permette nemmeno di utilizzare i cannoni per l'innevamento artificiale. L'avviso era stato pubblicato a gennaio, promosso in collaborazione con il Collegio regionale Maestri di Sci del Molise. La decisione - inevitabile conseguenza del cambiamento climatico e della riduzione delle precipitazioni - è arrivata mentre a Milano era in corso la conferenza stampa di presentazione del report Nevediversa2024 di Legambiente. Il presidente della sezione molisana dell'associazione, Andrea De Marco, aiuta a ricostruire la situazione: "La mancanza di precipitazioni nevose che ha caratterizzato l'inverno molisano - commenta De Marco - deve portarci a riflettere su quanto sia ormai illusorio continuare a parlare di stazioni sciistiche in Molise. La stagione 2023-2024 ha visto sciare a Campitello Matese solo grazie ai cannoni sparaneve e solo in alcuni fine settimana. Quello che serve - continua - è programmare interventi che vadano a destagionalizzare l'offerta delle montagne molisane e terminare l'iter di istituzione del Parco nazionale del Matese che è la vera sfida per sviluppare il turismo sostenibile sulle nostre montagne. Chiediamo di mettere la parola fine su idee scellerate quali quelle di alzare la quota degli impianti di risalita, iniziativa che non ha motivo di essere nemmeno discussa considerato che, in particolare sul Matese, sono fortunatamente in vigore i vincoli delle aree natura 2000".
Il dossier Legambiente per il Molise evidenzia che nessun delle due stazioni sciistiche se la passa benissimo: quella di Monte Capraro, nel territorio di Capracotta (Isernia), costruita tra il 1994 e il 1995 a un'altitudine tra i 1.380 e i 1.650 metri sul livello del mare, le scarse precipitazioni permettono solamente l’apertura della vicina pista da fondo a Prato Gentile. "L’impianto fu inaugurato nel 1998 e nel 2020 furono fatti dei lavori di manutenzione ordinaria, completati nel gennaio 2021. Con l’aumento delle misure di sicurezza previste per tutti gli impianti funiviari a seguito della tragedia del Mottarone, si sono dovuti trovare altri finanziamenti per il controllo della linea elettrica della seggiovia e per la sua revisione quinquennale. In più si è abbattuta una nuova grana sugli impianti di Monte Capraro, dove in seguito alle piogge torrenziali della primavera del 2023 sono stati riportati danni ad un pilone della seggiovia biposto per la quale sono necessari interventi di circa 600mila euro" sottolinea il rapprto.
Non è troppo diversa la situazione a Campitello Matese, località nel territorio del comune di San Massimo (Campobasso) che avrebbe dovuto ospitare le prove abilitanti per i maestri di sici. In questo caso la Regione, attraverso la società Sviluppo Montagna Molisana spa, è l'azionista unico di Funivie Molise spa, gestore dell'impianto.
Spiega il dossier Nevediversa 2024: "Non è bastata nemmeno la presenza dei cannoni sparaneve con annesso laghetto di presa a fare decollare la stagione sciistica per via delle alte temperature in quota che vanificherebbero l’impegno". Nell’autunno 2023 le agenzia hanno dato notizia della vendita all’asta degli impianti. "Arriva come un fulmine a ciel sereno, soprattutto dopo che la Regione Molise negli anni passati aveva fatto degli investimenti importanti (3 milioni di euro) per l’adeguamento degli impianti di risalita, ma anche al recente finanziamento per l’adeguamento dell’impianto di innevamento artificiale" sottolinea l'associazione. Per la quale c'è un'unica nota positiva: il superamento del rischio dell’ampliamento della stazione sciistica verso Roccamandolfi "a cui Legambiente si è opposta da subito".