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Attualità

Un ''grattacielo'' a oltre 2.000 metri nel 2024: c'è davvero chi dice (ancora) sì? The Stone a Cervinia riprende il suo iter e i cittadini protestano

La costruzione supererà i 20 metri di altezza (doveva arrivare a 30 ma quel processo è stato interrotto per le indagini sugli eccessi di metratura concessi). I cittadini della zona inviano una lettera alla sindaca di Valtournenche: ''Che fine hanno fatto le firme raccolte per bloccare l'opera? Chiediamo accesso agli atti per il nuovo progetto''

di
L.P.
05 novembre | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Un grattacielo di otto piani a oltre 2.000 metri di quota? Roba da boom economico, da anni '70, quando il cemento era la risposta a qualsiasi domanda edilizia, in ogni luogo d'Italia, e anche in montagna sorgevano palazzi da periferie metropolitane. Erano gli anni in cui la città colonizzava le terre alte e si affermava il modello turistico che per buona parte è ancora quello preponderante sulle nostre montagne se è vero che ancora oggi c'è chi offre champagne e ostriche nei rifugi mentre fa vestire i camerieri e il personale in stile bavarese e tanto di ''lederhosen''.

 

Ebbene il maxi condominio denominato ''The Stone'' si farà a Cervinia nel comune di Valtournenche. Il palazzone che nascerà sulle ceneri dell'ex Hotel Fosson non sarà alto 30 metri come da previsioni ma ci si ''accontenterà'' di raggiungere i 23 con tanto di garage sotterraneo (un piano solo e non più due). Le modifiche sono state approvate dalla commissione edilizia del comune dopo che il procedimento per la realizzazione dell'opera si era arenato per un'indagine (e conseguente processo che dovrebbe consumarsi con rito abbreviato) perché per l'accusa chi aveva dato l'ok alla realizzazione della mega costruzione si era fatto corrompere per poter superare i metri cubi concessi per legge per edificare in certe aree. Di fatto The Stone da primo progetto si aggirava sui 3.693,45 metri cubi di immobile mentre il limite secondo il piano casa della Valle d'Aosta non dovrebbe superare i 3mila metri cubi

 

Il Comune di Valtournenche è parte offesa nel processo che compirà il suo normale iter con i magistrati che accerteranno se ed in che misura si ravviseranno responsabilità o illegalità. Intanto, però, quel che interessa è il fatto che la marcia per la realizzazione dell'opera ha ripreso il suo corso. Ed è proprio l'idea stessa che si vada a costruire un palazzo del genere in montagna che preoccupa. Preoccupa sicuramente un comitato di cittadini del Breuil, residenti e villeggianti, che hanno deciso di scrivere una lettera al Comune.

 

''Prima che sia troppo tardi, e che si determini a Cervinia un pericolosissimo precedente, che apra strade sconfinate per creare un irreversibile scempio urbanistico (a The Stone seguiranno nuovi mostri sulle ceneri dell’Hostellerie des Guides, della Gran Baita, e chissà quali altri…), ci sentiamo in dovere, per quanto amiamo questa valle e il suo Dominus, di fare un ultimo appello, prima di cedere le armi di fronte alla arrogante protervia di costruttori senza scrupoli e spregiudicati archistar".

 

"Ci rivolgiamo a chi governa - proseguono - senza addentrarci nei cavillosi distinguo formali sul fatto che il decisore ultimo sia la Giunta regionale, la Sovrintendenza ai beni culturali ed ambientali, il sindaco, la Giunta, il Segretario Comunale, i responsabili di Commissione Edilizia, Ufficio Tecnico, o chi altro. Speriamo e confidiamo ancora  che tutti quegli enti, organi e funzionari  non siano stati fatti preda di una politica senz’anima e di una grigia ignavia dilagante, laddove dovrebbero invece proteggere e tutelare una cittadinanza e il territorio in cui essa vive e vorrebbe prosperare, in un clima di onestà, solidarietà, rispetto reciproco e dell’ambiente alpino, con tutte le sue tradizionali peculiarità, paesaggistiche e naturali.  Forse siamo rimasti al libro “Cuore” di De Amicis (non a caso frequentatore storico del Breuil), ma ci proviamo".

 

I cittadini chiedono conto agli amministratori locali della ''raccolta firme nel territorio comunale di oltre 1.128 firme (depositate in Comune il 23 luglio 2023) e da un clamoroso risultato di quasi 35.000 sottoscrittori della petizione online su Change.org, chi di dovere non sia ancora andato a fondo nell’esaminare il contenuto di due Perizie Tecniche indipendenti - da noi commissionate e pagate - da cui risulta l’illegittimità, certificata da blasonati Studi Legali, dell’adozione del Piano Casa, via necessaria per consentire una costruzione tanto elevata, benchè strumento legislativo da anni ormai sopravvissuto soltanto in Valle d’Aosta, mentre in tutte le altre Regioni è normalmente decaduto, come previsto, dopo aver espresso all’epoca della sua introduzione una contingente utilità temporanea".

 

E ancora: "Noi privati cittadini, a seguito di richiesta di Accesso agli Atti allo scopo presentata il 25 ottobre scorso, ci riserviamo di far analizzare dai nostri professionisti, tecnici e legali, l’ultima versione del progetto 'The Stone' recentemente presentato in Comune - ridotto di un piano in altezza, rispetto alla precedente versione - che la stampa comunica essere stato già approvato dalla Commissione Edilizia in quanto conforme a leggi e regolamenti, essendo state rimosse le anomalie identificate ed evidenziate nei loro Pareri dai Legali interpellati dal Comune: utilizzo improprio sia di volumetrie derivanti da aree condonate, sia derivanti da mappali limitrofi inappropriati a tal fine, nonché diverse modalità di scarico neve dal tetto".

 

Infine ''una volta ricevuta quest’ultima versione (speriamo in tempi solleciti, senza la necessità di svariati solleciti per settimane e mesi, come in passato), ne riverificheremo tutti i profili tecnici e legali, ma fin d’ora chiediamo a Voi la cortesia di voler diligentemente considerare, e far analizzare dai vostri Consulenti tecnici e legali, ma soprattutto dal Decisore ultimo - chiunque esso sia, e che rilascerà o diniegherà il Permesso di Costruire - il contenuto essenziale delle Relazioni Peritali degli Architetti Prof. Paolo Mellano del Politecnico di Torino, e Dott. Flavio Bruna di Cuneo, nonché quella dell’Ing. Giorgio Pozzi di Jerago (Varese), già da mesi in vostre mani e che qui alleghiamo per Vostra comodità". 

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