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Attualità

"L'impianto di Socrepes è fondamentale per le Olimpiadi: basta chiacchiere e ostacoli", tensione tra Cortina e Provincia di Belluno che ribatte: "Anche la sicurezza è cruciale"

Scontro tra il Comune di Cortina d'Ampezzo e la Provincia di Belluno per l'impianto di Socrepes. L'infrastruttura è considerata cruciale per le Olimpiadi ma i tempi iniziano a essere stretti

di
Luca Andreazza
15 agosto | 13:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Scontro tra il Comune di Cortina d'Ampezzo e la Provincia di Belluno per l'impianto di Socrepes. Un’infrastruttura da 127,4 milioni di euro tra collegamento pedonale veloce, parcheggio e cabinovia per portare sportivi e turisti da corso Italia alle Tofane. Un'opera ritenuta strategica per le Olimpiadi e che vede un duro braccio di ferro tra le due istituzioni. 

 

Anche in questo caso l'incognita riguarda i tempi di realizzazione dell'impianto con la procedura di Valutazione di impatto ambientale che ha subito dei rallentamenti e che solo recentemente è stata sbloccata a Venezia con la delibera della Regione dà semaforo verde alla "Proposta di partenariato pubblico privato per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale".

 

Entro giugno Simico può convocare la Conferenza di servizi decisoria, in modo poi da avviare l’appalto e far partire i lavori per ottobre. Un'infrastruttura complessa ma che difficilmente sarà completa per i Giochi invernali. E' probabile che solo l’arroccamento sarà disponibile tra due anni e dopo un cantiere di circa 7 mesi.

 

Per questo è ritenuta fondamentale la disponibilità dell'impianto Apollonio Socrepes: il progetto prevede una cabinovia con una portata massima di 2.400 persone all’ora e con una previsione media di oltre 2.000 passaggi giornalieri. A spingere per l'opera anche Simico, la società ha chiesto alla Regione di individuare il progetto come "intervento di preminente interesse regionale", in questo modo la competenza ai fini della Via resta a Venezia.

 

Ma un nodo, non secondario, resta sui tempi e in questo contesto si colloca il botta e risposta tra Comune di Cortina e Provincia di Belluno. "Tra le opere strategiche in programma per le Olimpiadi Invernali del 2026, l'impianto di risalita dalla cabinovia Apollonio Socrepes riveste un'importanza fondamentale", spiega il sindaco Gianluca Lorenzi. "Questo impianto rappresenta un nodo cruciale per la viabilità e la logistica dell'evento olimpico, fungendo da collegamento strategico tra la nuova viabilità, il parcheggio che sarà realizzato e la cabinovia di collegamento agli impianti di risalita per le Tofane. La sua realizzazione è essenziale per garantire il regolare svolgimento delle discipline olimpiche, come lo sci femminile, e delle Paralimpiadi del 2026".

Tuttavia, il recente stop temporaneo alla pratica da parte del comitato tecnico regionale della Via, avvenuto durante la seduta del 7 agosto, ha destato grande preoccupazione nel sindaco di Cortina d'Ampezzo. Il rischio di un ritardo nelle tempistiche potrebbe compromettere, per l'amministrazione comunale, l'appuntamento con le Olimpiadi 2026.

 

"Pur riconoscendo l'importanza della sicurezza dell'impianto come priorità assoluta - commenta Lorenzi - è necessario sottolineare che questa infrastruttura è un pilastro della nostra strategia, non solo per l'evento olimpico, ma anche per il
futuro di Cortina. La mancata realizzazione di questo impianto metterebbe a rischio anni di lavoro e investimenti nella viabilità, nei parcheggi e nelle infrastrutture di risalita".

 

Non solo, il primo cittadino ha anche espresso preoccupazione riguardo all'atteggiamento a palazzo Piloni. "Abbiamo bisogno di collaborazione e di azioni concrete, non di ostacoli che rischiano di vanificare anni di sforzi e preparazione", commenta il primo cittadino di Cortina d'Ampezzo. "E' tempo di lavorare concretamente per il bene della nostra città. Il presidente della Provincia di Belluno non interviene prontamente e non dialoga con i suoi uffici per trovare una soluzione, rischiamo di compromettere tutto".

 

E per questo il sindaco e gli assessori comunali chiedono quindi un intervento immediato e concreto da parte della Provincia di Belluno, "affinché Cortina possa affrontare le Olimpiadi del 2026 con tutte le infrastrutture e i servizi necessari, all'altezza delle aspettative internazionali".

 

Il Comune ribadisce la necessità di una collaborazione attiva e tempestiva da parte della Provincia di Belluno per assicurare che le Olimpiadi del 2026 si svolgano con il massimo successo e senza compromessi sulle infrastrutture necessarie. "Il tempo delle chiacchiere è finito - aggiunge Lorenzi - Cortina ha bisogno di azioni, non di promesse".

 

E' immediata la reazione della provincia di Belluno, una replica che arriva nel giro di poche ore. "La procedura di Via per l’impianto di Socrepes è oggi in Regione - spiega Padrin - i progetti devono essere precisi, rispettosi delle specifiche tecniche contenute nelle normative e avere tutto quello che serve per poter proseguire il loro iter. Altrimenti, sono necessarie integrazioni".

 

La Provincia puntualizza la situazione dell’impianto di Socrepes. "Oggi la procedura, così come chiesto dall’amministrazione comunale è stata avocata a sé dalla Regione Veneto come opera di preminente interesse regionale. Le 25 pagine di richiesta integrazioni provengono, infatti, dal Comitato Tecnico Via della Regione Veneto e non dalla Provincia di Belluno, nell’ambito del quale le nostre richieste di integrazione compaiono quali 'osservazioni/pareri', alla stregua delle numerose altre (17 in tutto, tra osservazioni di privati cittadini e di associazioni e pareri di altri enti, qui visibili a chiunque)".

 

Il contesto ambientale in cui si inserisce il progetto di Socrepes è "estremamente delicato e particolare, e sono necessarie documentazioni precise e precise garanzie di sicurezza, come dovrebbero sapere i progettisti", continua Padrin. "L’amministrazione provinciale ha a cuore lo sviluppo del territorio ma anche il rispetto delle procedure e la completezza dei progetti che proprio le richieste di integrazioni avanzate dalla Via regionale, molto stringenti e precise, contribuiscono a ottenere".

 

Accuse e tentennamenti rispediti al mittente. "Nel ribadire che i nostri uffici lavorano secondo precise disposizioni normative e con spirito di collaborazione nei confronti di tutti i proponenti di progetti, auspico che i progettisti dell’impianto di Socrepes completino il progetto con le integrazioni richieste, a beneficio non solo del Comune di Cortina che attende quest’opera dal 2020, ma anche dell’intero territorio provinciale, che ha in Cortina e nelle Olimpiadi una grande occasione di visibilità e sviluppo", conclude Padrin.

 

Un'opera sulla quale il Coordinamento Associazioni Ambientaliste Alto Bellunese si era espressa nei mesi scorsi per richiedere la massima trasparenza e responsabilità (Qui articolo).

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