In Piemonte precipitazioni fino a 221 millimetri con l'aggravante di piogge sotto i 3200-3500 metri. Allerta rossa tra i rilievi veneti
Il rapporto della Società Meteorologica Italiana Nimbus sul maltempo che sta attraversando la Penisola in queste ore: "A esaltare i rovesci è stato lo sbarramento orografico dello scirocco molto umido da Sud-Est, probabilmente con un particolare contributo di vapore acqueo proveniente da un Mediterraneo caldo come non era mai stato in almeno un quarantennio di misure satellitari, fino a 3-4 °C sopra media"
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il rapporto della Società Meteorologica Italiana Nimbus sul maltempo che sta attraversando la Penisola in queste ore:
"A soli due mesi dal gravoso evento del 29 giugno, le Alpi occidentali stanno nuovamente vivendo una situazione alluvionale, concentrata per lo più tra valli pinerolesi, media Val Susa/Val Cenischia, Valli di Lanzo e Gran Paradiso (in allerta Arancione Arpa Piemonte), e in parte nelle valli del Monte Rosa.
Ad attivare rapide e importanti piene torrentizie, spesso caratterizzate da ingente trasporto di detriti, con diffuse interruzioni di viabilità soprattutto nelle valli Chisone e di Susa, ma non solo, sono stati i violenti nubifragi della notte (finora punte fin oltre 150-200 millimetri totali nelle valli alpine torinesi secondo la rete di misura Arpa Piemonte, con un massimo di 221 millimetri a Balme, Valli di Lanzo; in 6 h, massimo di 168 millimetri ad Ala di Stura), con l'aggravante delle precipitazioni avvenute sotto forma di pioggia fino ad almeno 3200-3500 metri. A esaltare i rovesci è stato lo sbarramento orografico dello scirocco molto umido da Sud-Est, probabilmente con un particolare contributo di vapore acqueo proveniente da un Mediterraneo caldo come non era mai stato in almeno un quarantennio di misure satellitari, fino a 3-4 °C sopra media.
Forti rovesci e temporali già in corso e attesi anche in altre zone del Centro-Nord e in particolare in Veneto, dove è in vigore un'allerta rossa tra i rilievi vicentini e le pianure".