Alice Russolo vola negli States per Carrera. Una campagna pubblicitaria alla ricerca del leggendario bisonte bianco
Due settimane tra Denver, Wyoming, Montana e il parco dello Yellowstone per la campagna autunno-inverno alla ricerca della leggenda del bisonte bianco. La fotografa: "Nasce un bisonte albino ogni dieci milioni di esemplari. Questi sono considerati sacri dai nativi che considerano la nascita di un cucciolo bianco un segno di prosperità"
TRENTO. Due ragazzi in giro per il west a bordo di un van a caccia del più grande mito dei nativi americani: il bisonte bianco, un esemplare albino rarissimo. Questa l'avventura di Carrera stories il noto marchio italiano d'abbigliamento.
Una campagna pubblicitaria che parla trentino e che vede come protagonista degli scatti Alice Russolo. "Tutto è nato per caso - commenta la fotografa - il consulente di Carrera mi seguiva sui profili social e mi ha contattato. Un'opportunità irrinunciabile".
Due settimane tra Denver, Wyoming, Montana e il parco dello Yellowstone per la campagna autunno-inverno alla ricerca della leggenda del bisonte bianco: "Nasce - aggiunge Russolo - un bisonte albino ogni dieci milioni di esemplari. Questi sono considerati sacri dai nativi che considerano la nascita di un cucciolo bianco un segno di prosperità".
I primi avvistamenti di bisonti albini risalgono al 1833. "Andare a cercare il bisonte bianco - dice la fotografa - non è solo la ricerca di un mito, ma anche l’occasione per esplorare luoghi meravigliosi. Si è deciso di viaggiare con un Van Chevy vecchio di 25 anni per dare al viaggio quell’atmosfera 'on the road' capace di far sognare i followers. Un approccio innovativo in quanto Carrera ha deciso di cambiare impostazione della pubblicità cercando di raccontare una storia, senza affidarsi a modelli e scene prestabilite. Si è girato negli Stati Uniti alla ricerca dell'attimo perfetto oppure dell'atmosfera ideale, il tutto in corso d'opera".
Viaggiare, infatti, non è solo partire alla ricerca di un luogo, ma anche partire per ritrovare anche se stessi. Alice Russolo, classe 1986, è laureata in giurisprudenza, ma al tennis e alla professione di avvocatessa ha preferito l'avventura e la fotografia: "La prima macchina - ricorda - mi è stata regalata a 13 anni e presto è diventata la miglior via per esprimere la mia creatività".
Una passione che presto si è trasformata in lavoro. Russolo infatti diventa protagonista anche del programma 'Donnavventura'. "Il mio primo viaggio è stato nel 2008 in Brasile, quindi Stati Uniti, Canada e Caraibi, mentre nel 2011 abbiamo esplorato le isole dell'Oceano Indiano, senza dimenticare Oman, Emirati Arabi e Maldive".
Quindi il rientro alla base, a Trento, per svolgere l'attività di fotografa tra eventi sportivi e matrimoni, ma anche scatti in studio o in location. Nel 2013 ha però rifatto le valigie per ripartire. Costa Rica, Panama, Haiti e Repubblica domenicana ancora per 'Donnavvanetura': "Avevo l'esigenza - dice - di approfondire la parte di post-produzione. Il programma televisivo è stata una palestra importante per capire anche nuove metodologie di lavoro".
Non solo spiagge e caldo, nel curriculum di Alice Russolo c'è spazio anche per il freddo pungente della Groenlandia, quando la fotografa ha preso parte alla spedizione tutta trentina del Montura Iceberg Challenge: obiettivo quello di attraversare un iceberg sospesi su una highline.
Video e foto che hanno documentato i movimenti dei due gli atleti, la scalata degli icebergs, la precisione per fissare la highline e l'equilibrio e la concentrazione che serve per attraversarla. Un progetto tra la gioia del viaggio e la conoscenza della cultura Inuit sfociata nel docu-film 'Between heaven and ice'.
In questi giorni Alice Russolo si trova ancora in America per immortalare la campagna estiva: "Però - ammette la fotografa - questa volta sarò esclusivamente dietro la camera e attraverseremo la California. Terminata questa parentesi si ritorna a Trento per riprendere la mia attività macchina fotografica a tracolla e zaino in spalla".
Ma il bisonte bianco l'avete trovato? "Questa - conclude Russolo - è una sorpresa. Bisogna seguire la storia".