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Sinner è ingiocabile per de Minaur: il numero 1 al mondo spazza via l'australiano, lasciando solo sei giochi all'avversario. In semifinale affronterà Shelton

Contro il padrone di casa, numero 9 del ranking, non c'è partita con l'azzurro che domina dal primo all'ultimo scambio, ma il fuoriclasse di Sesto è una macchina perfetta e, in tre parziali, nei quali non c'è praticamente mai stata partita, non sbaglia praticamente nulla

Di Daniele Loss - 22 gennaio 2025 - 12:18

MELBOURNE. Impressionante, semplicemente impressionante. Altro non si può dire.

 

Jannik Sinner è una macchina perfetta e, ritrovata la forma fisica, dimostra - ancora una volta - di essere assolutamente "ingiocabile" anche per un "top ten" come de Minaur, numero 9 del mondo, che può contare sul "fattore campo" e l'appoggio di 15mila (educatissimi) spettatori.

 

Il più forte del pianeta "spazza" via letteralmente l'australiano con una prestazione mortifera per gli avversari: 6-3, 6-2, 6-1 il risultato finale in favore del fuoriclasse di Sesto, che vola in semifinale all'Australian Open, dove affronterà l'americano Ben Shelton, che in precedenza aveva eliminato Lorenzo Sonego, l'altro azzurro ancora in gara. L'incontro è fissato per venerdì 24 gennaio ad orario ancora da definire.

 

Il pronostico sarà tutto, ovviamente, dalla parte del 23enne pusterese che, dopo le difficoltà accusate nel match contro Rune, ha fornito una prestazione ai limiti della perfezione, con cui ha letteralmente annichilito il malcapitato de Minaur, che incassa la decima sconfitta in altrettante sfide dirette con l'altoatesino.

 

Sinner spinge forte sin da subito e, pur commettendo qualche errore con il rovescio (cosa assolutamente inusuale per lui), imprime immediatamente al match un ritmo che de Minaur riesce a tenere praticamente solo per un game: 1 a 0 per l'azzurro, l'australiano impatta (1-1), poi Jannik tiene il servizio, chiudendo con un ace, e piazza il primo break del match, chiudendo alla seconda opportunità: 3-1.

 

Da lì in poi è quasi accademia: 4-1 (rimontando da 0-30), de Minaur accorcia (4-2), poi il fuoriclasse di Sesto tiene a zero la battuta (5-2) e, dopo essersi concesso un game "quasi" di riposo, chiude 6-3 in 38 minuti con un'efficacia pazzesca al servizio, precisione e potenza in tutti i colpi.

 

Al ritorno in campo l'altoatesino è ancora più "cannibale": subito break, poi consolidato (salvando, a sua volta, l'unica palla break concessa in tutto il match all'avversario), poi de Minaur accorcia mettendo sul campo tutto l'orgoglio di cui dispone (2-1), ma la differenza tra i due è abissale. E, allora, dopo aver tenuto il servizio (3-1), a stretto giro di posta arriva un altro break per il 4-1.

 

Il pubblico (correttissimo per tutta la durata del match: d'altronde Sinner è amato da tutti, in ogni luogo del pianeta) prova a sostenere l'australiano, che però viene travolto a zero (5-1), poi conquista il game (5-2), ma alla prima occasione Jannik chiude: altro turno tenuto senza concedere nemmeno una "briciola" all'avversario: 6-2 in 42 minuti.

 

Il match è già segnato, ma l'azzurro ha fretta di chiudere e non vuole sprecare preziose energie. Il monologo prosegue inesorabile: break (1-0), servizio tenuto a zero (2-0), altro break (3-0) e altro turno in battuta senza punti per l'avversario: 4-0 in men che non si dica.

 

de Minaur riesce a battere un colpo (4-1), ma il "canto de cigno": altro turno praticamente perfetto (l'australiano riesce a segnare un punto sulla battuta avversaria dopo 4 turni a secco) e poi break finale, con primo match point annullato ma, alla seconda opportunità, chiude i conti: 6-1.

 

Mostruoso Sinner: è prontissimo per la semifinale contro Shelton, con "vista" sulla finalissima dove potrebbe essere super sfida contro uno tra Zverev e Djokovic.

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