Sci di fondo, il villaggio olimpico di Predazzo "snobbato" dalle big: Svezia e Norvegia preferiscono l'hotel per il loro soggiorno a cinque cerchi del 2026
Per le gare di sci di fondo del 2026 non tutti opteranno per gli alloggi messi a disposizione dall’organizzazione e costati qualcosa come 41 milioni di euro: Svezia e Norvegia, le nazionali di riferimento degli sci nordici, hanno infatti scelto di gestire autonomamente il proprio soggiorno trentino

PREDAZZO. Per le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026, gli atleti impegnati nello sci nordico e nel salto con gli sci potranno contare su un nuovo villaggio olimpico costruito all’interno del perimetro della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo. La struttura, situata a pochi passi dai campi gara, garantirà agli atleti una struttura logistica efficiente e una vicinanza strategica alle location delle competizioni.
Non tutti però opteranno per gli alloggi messi a disposizione dall’organizzazione e costati qualcosa come 41 milioni di euro di investimento: alcune squadre hanno infatti scelto di gestire autonomamente il proprio soggiorno trentino.
Lo farà certamente la nazionale svedese di sci di fondo, che ha deciso di rinunciare agli alloggi "ufficiali" e accomodarsi in un noto hotel di Panchià, a circa dieci minuti dalle piste di Lago di Tesero, sede delle gare olimpiche.
Una decisione confermata nei giorni scorsi dal Team Manager Anders Byström, che in un’intervista alla testata svedese Svt Sport ha spiegato le ragioni della scelta: "Abbiamo prenotato un’intera struttura solo per noi: sarà importante avere tranquillità e uno spazio tutto nostro. Con il nostro chef e una gestione autonoma, potremo curare ogni dettaglio. Inoltre, isolarsi dal resto delle squadre ci permetterà di minimizzare i rischi di malattie e contagi".
Una decisione simile è stata presa anche dalla Norvegia, che alloggerà in una struttura di lusso a Vigo di Fassa. Anche per la squadra norvegese, una delle corazzate nello sci nordico, è fondamentale poter contare su una struttura esclusiva per tecnici e atleti. In più durante le settimane olimpiche è probabile anche la "consueta" visita della famiglia reale norvegese, che con ogni probabilità seguirà da vicino le gare dei propri connazionali e in particolare dei campioni dello sci di fondo dove gli scandinavi sono pronti all'ennesima incetta di medaglie.
Sorprende solo relativamente che le due nazionali regine del movimento si "escludano" dal villaggio olimpico puntando ad avere il massimo comfort, organizzazione il più possibile autonoma e una gestione ottimale delle due settimane di competizioni, controllando ogni dettaglio dall'alimentazione alla gestione dei contagi: certo la situazione non aiuterà sul fronte delle non poche polemiche legate alla realizzazione (e ai costi non indifferenti) del villaggio olimpico di Predazzo.