Il biathlon arriva nella sua cattedrale: sulle nevi olimpiche di Anterselva gli azzurri capitanati da Dorothea Wierer e Tommaso Giacomel pronti ad una grande tappa
Le parole di Giacomel, Hofer e Wierer in vista dell'atteso appuntamento con la tappa di Coppa del mondo di biathlon ad Anterselva
ANTERSELVA. Dopo il rilancio, è tempo di conferme: è con questo obiettivo che gli azzurri arrivano all'appuntamento italiano della Coppa del mondo, ospitato dalla Sudtirol Arena di Anterselva che nel 2026 assegnerà le medaglie olimpiche.
Dopo un avvio difficoltoso di stagione, complice anche l'assenza per infortunio di Lisa Vittozzi, l’Italia si presenta sulla scorta del successo di Tommaso Giacomel ottenuto nella mass start di domenica scorsa a Ruhpolding, che ha regalato nuovo entusiasmo al team diretto da Klaus Hoellrigl.
Si comincia giovedì 23 gennaio con la sprint femminile (14.30, diretta tv RaiSport ed Eurosport), alla quale prenderanno parte Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller e Rebecca Passler insieme a Samuela Comola, Michela Carrara e Martina Trabucchi. Venerdì 24 gennaio spazio alla sprint maschile (sempre alle 14.30) con Tommaso Giacomel, Lukas Hofer, Didier Bionaz, Elia Zeni e Daniele Cappellari.
Sabato 25 spazio a pursuit femminile e staffetta maschile, domenica chiusura con staffetta femminile e pursuit maschile.
Le parole di Tommaso Giacomel sono ancora cariche di entusiasmo dopo il successo della mass start: “E’ stata una grande emozione vincere la mia prima gara individuale in Coppa del mondo, ha un sapore completamente diverso dai podi che avevo fatto in passato. Mi porto dietro tante cose belle, la mia prestazione è stata ottima, però c’è ancora qualcosa da sistemare. Ho realizzato di avere vinto solamente quando sono uscito dall’ultimo poligono e i tecnici mi hanno aggiornato. A Ruhpolding ho trovato tanta fiducia e tranquillità, non sento il peso di ripetermi a tutti i costi”.
“E’ stata una stagione finora con qualche problema ad un nervo della gamba destra che stiamo imparando a controllare - ha aggiunto Lukas Hofer -. A Oberhof mi sentivo bene ma tutta la squadra ha accusato un virus intestinale, adesso ci stiamo riprendendo nel momento giusto, speriamo di avere le energie giuste per queste gare di Anterselva. Correre in casa è sempre speciale, sai che ci saranno tanti tifosi e amici che ti sostengono, vedere anche gli anelli olimpici nell’impianto fanno salire l’emozione ulteriormente”.
Spazio poi alla "padrona di casa", Dorothea Wierer: “Anterselva è la tappa che tutti gli atleti preferiscono, non vedo l’ora di correre, speriamo che anche i risultati siano pari alle attese. Cerco di rimanere concentrata, il livello è alto e nomi nuovi si stanno affacciando sul podio. Ho 34 anni e gli acciacchi si fanno sentire, vivo alla giornata, ogni tanto il fisico si fa sentire ma sono seguita bene dai nostri fisioterapisti. Ogni gara ha una storia a sé, il poligono è difficile, si arriva in salita a 1.600 metri d’altezza e la fatica si fa sentire, soprattutto nella serie in piedi. A Ruhpolding sono arrivata ad un passo dal podio, ho dimostrato che posso ancora competere in alto, peccato per un errore di troppo. Ai Mondiali di Lenzerheide manca ancora qualche settimana, avremo un raduno utile per arrivare al top della condizione”.