Collini, la mensa è un tassello della riorganizzazione universitaria
Il rettore interviene dopo la presa di posizione degli studenti universitari e degli esercenti
"Va capito prima di tutto che il concetto di ristorazione universitaria è un concetto in evoluzione: di mense universitarie ce ne sono già due in città e vogliamo raggrupparle in un luogo unico ma anche innovare il modo in cui questo verrà fatto". Il rettore dell'Università di Trento, Paolo Collini, interviene in questo modo sul dibattito nato nei giorni scorsi riguardante la nuova mensa universitaria.
Ieri a prendere posizione erano stati i rappresentanti degli studenti. In merito alla mensa universitaria, che dovrebbe sorgere negli spazi dell’area espositiva di Trento Fiere, si erano espressi contro l'altolà degli esercenti della città.
"Possiamo immaginare – ha affermato - un luogo di ristorazione dove si può mangiare, soggiornare, incontrarsi e vivere la vita universitaria in senso relazionale. Che possa dare opportunità di alimentazione anche moderna, controllata, garantita e possibilmente economica per studenti".
Un intervento, ha proseguito il rettore, che deve essere portato avanti con il coinvolgimento degli operatori che fanno questo mestiere. “Va immaginata più come operazione di riorganizzazione degli spazi che identificata come una nuova mensa. Si tratta - ha spiegato - di mettere delle cose che ci sono già in un luogo unico ma soprattutto organizzare spazi e flussi e capire che l'apertura della biblioteca nel quartiere delle Albere cambia un po' i flussi all'interno del campus di città. E' necessario connettere diversi luoghi: l 'ex Cte (l'ex ortofrutticolo) è il luogo di connessione degli spazi di aggregazione della vita studentesca, nel quale la ristorazione, i momenti di relax e di studio possono trovare uno spazio adeguato".