L'Intelligenza Artificiale per la raccolta delle mele, il calcolo dell'acqua per irrigare ma non solo. Il convegno di Fbk. Cimatti: "Gli sviluppi possono essere molteplici"
"L’obiettivo è non farsi governare dall’AI ma governarla per investire su soluzioni che vadano a vantaggio delle aziende" spiega Alessandro Cimatti, direttore del Centro Digital Industry Fbk. L'IA, come strumento per l'innovazione delle piccole medie aziende che operano in ambito agricolo, della manifattura e della digitalizzazione, è stato l'argomento del convegno organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler
TRENTO. La raccolta delle mele effettuata da robot, l'esatto calcolo di quanta acqua serve per irrigare un campo o la quantificazione del numero di piccoli frutti presenti in un podere e le dimensioni di questi. O, ancora, cambiando ambito, una previsione sul rendimento di un macchinario industriale, per prevenire eventuali guasti. O, ancora, i dati precisi riguardanti il consumo d'energia elettrica da parte degli autobus con diverse condizioni metereologiche e in differenti situazioni di traffico.
Gli esempi potrebbero proseguire all'infinito, ma il filo conduttore si può riassumere in due parole: Intelligenza Artificiale. L'IA, come strumento per l'innovazione delle piccole medie aziende che operano in ambito agricolo, della manifattura e della digitalizzazione, è stato l'argomento del convegno organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler, con la collaborazione di Industrio Ventures, Trentino Sviluppo, Confindustria Trento, HIT e Cooperazione Trentina, per far conoscere le opportunità offerte dalle iniziative AgrifoodTEF, AI Matters e InnovAction.
Le prime due sono finanziate dalla Commissione Europea e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e offrono servizi a costo agevolato, risorse e supporto tecnico per aiutare le imprese a testare e sperimentare i loro nuovi prodotti e servizi in contesti reali, rispettivamente nell’ambito delle soluzioni di robotica e intelligenza artificiale per migliorare la produzione e la sostenibilità in campo agroalimentare e nel settore manifatturiero.
La terza, supportata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è dedicata alle piccole medie imprese e start-up, impegnate nella trasformazione digitale ed ecologica, e offre servizi mirati all’adozione, sperimentazione e sviluppo di tecnologie digitali avanzate ed emergenti.
"L'obiettivo - ha spiegato Alessandro Cimatti, direttore del Centro Digital Industry Fbk - è mostrare come Fbk può contribuire in maniera fattiva all'innovazione in un contesto di continue trasformazioni, grazie anche a finanziamenti nazionali ed europei. Lavoriamo per favorire la collaborazione tra il mondo della ricerca e le imprese, con lo scopo di accelerare l'innovazione e lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia, offrendo una serie di servizi alle aziende che vogliono testare le proprie soluzioni di Intelligenza Artificiale e robotica in ambienti reali, simulando condizioni operative concrete, per validare l'efficacia delle proprie tecnologie e ottenere preziosi feedback".
Facciamo qualche esempio in ambito agricolo.
"Allora, penso ad esempio all'irrigazione di un vigneto, un meleto, un campo. L'Intelligenza Artificiale potrebbe supportare e fornire il calcolo dell'esatta quantità d'acqua che deve essere utilizzata. Come? Analizzando una grande quantità di dati e fornendo una risposta precisa in tempi brevi. Qualche altro esempio? Prendiamo un meleto: l'IA potrebbe quantificare il raccolto, ovvero il numero di mele presenti sugli alberi e valutarne anche le dimensioni. Come? Grazie all'ausilio di telecamere. Ma si potrebbe anche progettare dei robot che procedano alla raccolta delle mele o, perché no, dei piccoli frutti, ma che si occupino anche della raccolta delle erbacce, di operazioni di potatura e così via. I vantaggi dell'applicazione sarebbero immensi, fermo restando che bisogna anche tenere conto delle difficoltà tecniche per la realizzazione".
Quali potrebbero essere?
"Beh, i robot si troverebbero ad operare in un ambiente "aperto", ovvero con tante e possibili variabili. Penso alle irregolarità del terreno, alle condizioni climatiche, all'illuminazione. I filari potrebbero non essere dritti. Dunque bisogna tenere conto di tutti questi fattori. Anche per il discorso di "quantificazione" ci potrebbero essere "occlusioni", ovvero frutti coperti dalle foglie o da altri frutti. Insomma le possibilità di sviluppo ci sono e Fbk ha gli strumenti per realizzarli e per tutte le attività di validazione, che non è immediato. Anzi, necessità di numerose prove sul campo".
L'Intelligenza Artificiale potrebbe fornire un valido supporto nella lotta alle malattie delle piante?
"Sì, assolutamente. Gli sviluppi potrebbero riguardare anche l'identificazione delle spore presenti nell'aria o della muffa presente nell'uva che viene conferita. O, ancora, nell'esatta individuazione dei parassiti raccolti da una carta moschicida per permettere, in breve tempo, di assumere tutti gli accorgimenti necessari per contrastarli. L'obiettivo è quello di digitalizzare la conoscenza, accorciano sensibilmente i tempi di risposta. In alcuni casi "abbattendoli" proprio con previsioni accurate".
E nell'ambito manifatturiero?
"Pensate ad una fabbrica che ha un macchinario che emette vibrazioni anomale. L'Intelligenza Artificiale potrebbe indicare, con precisione, quando quel macchinario smetterà di funzionare o quando sarà necessario sostituire il pezzo per farlo tornare alla normale attività. L'azienda avrebbe l'enorme vantaggio di poter prevenire eventuali rottura, che andrebbero ad inficiare la produttività, migliorandone così il processo, riducendo gli scarti e con un minor spreco d'energia".
Oggi, per, per compiere queste azioni ci si affida agli esperti. Stesso discorso vale per i lavori in ambito agricolo. Non vi è il rischio che l'Intelligenza Artificiale vada a sostituire la manodopera, riducendo così i posti di lavoro.
"L’obiettivo è non farsi governare dall’AI ma governarla per investire su soluzioni che vanno a vantaggio delle aziende. In ambito agricolo, ad esempio, avere determinati dati permetterà al titolare di sapere esattamente, come nel caso della raccolta delle mele, di quanti dipendenti avrà bisogno e per quanto tempo. E, in altri contesti, i lavoratori potrebbero svolgere in maniera più efficiente e meno pericolosa determinate mansioni. Vi sarebbe solamente un efficientamento della produzione, non una sostituzione".
Per quanto riguarda i trasporti?
"Prendiamo una flotta di autobus elettrici, che hanno bisogno ovviamente di essere caricati per procedere. Bene, l'Intelligenza Artificiale può fornire dati precisi riguardo a quando farlo, ma non solo. Capire, in base alle giornate, al traffico, alle condizioni atmosferiche, quando il dispendio è maggiore, se potrebbe servire una carica a metà giornata o quanto fatto all'inizio del turno è sufficiente per coprire il fabbisogno di quella giornata, in quelle particolari condizioni. E indicarlo, in tempi strettissimi con grande precisione. Questi sono calcoli che la mente umana non è in grado di fare e, dunque, dall'IA potrebbe considerare tutte le variabili e portare alla massima ottimizzazione".
Ed Fbk è pronta per supportare le piccole medie imprese.
"Certo - conclude Cimatti - abbiamo gli strumenti per supportare le aziende che hanno intenzione d'intraprendere questo percorso e, allo stesso tempo, per supportare le imprese che vogliono sviluppare progetti legati d'Intelligenza Artificiale. Il convegno è stato un primo passo, ma abbiamo intenzione di organizzare altri appuntamenti in quello che vorrà essere un tour informativo".
“In base agli obiettivi del nuovo piano di mandato presentato all'inizio di quest'anno - ha sottolineato il segretario generale della Fondazione Bruno Kessler, Andrea Simoni - Fbk sta consolidando con forza la relazione tra ricerca e risultati portati sul territorio. Questo significa fare sempre più ricerca di eccellenza ma anche riuscire a collegare le strategie a livello europeo con ciò che richiedono le aziende stesse. Oggi parliamo proprio di questo, in particolare relativamente all’IA. Come Fondazione siamo riusciti a inserirci in varie azioni che fanno parte di un disegno complessivo della Commissione europea per supportare le aziende. Oggi riusciamo a chiudere questo cerchio ed è una bella soddisfazione ottenuta grazie alla Ricerca Fbk”.
Durante il convegno sono stati esplorati tre casi concreti di collaborazione già attiva con Fbk, "Geoinference, RailEvo e AI-SPOT", sull'applicazione dell'intelligenza artificiale nei settori dell'agricoltura, dei trasporti e della manifattura, per mostrare come queste tecnologie possano portare benefici tangibili in termini di sostenibilità e produttività, ad esempio nel monitoraggio della produzione dei frutti o nella previsione delle malattie che possono colpire le piante.