Dai giuristi ai filosofi, la storia della Magnifica Comunità della val di Fiemme viene studiata dai ricercatori a livello nazionale: "Un modello oggi ancora valido"
C'è grande interesse sulla storia e sul modello, anche di gestione del patrimonio ambientale, della Magnifica Comunità. Gli studi vengono presentati in una conferenza pubblica "Ambiente e Comunità. Ricerche storiche in corso sulla Valle di Fiemme"
CAVALESE. Si parla di ambiente e comunità in val di Fiemme e si presentano le ricerche storiche. Un incontro per testimoniare quanto la zona sia di interesse per le ricercatrici e i ricercatori. Dai giuristi agli economisti, dai filosofi agli storici e geografi per approfondire le vicende ma anche l'attualità della Magnifica Comunità, un ente capace di attraversare i secoli.
L'evento è in programma alle 17.30 di venerdì 29 novembre al Salone Clesiano del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese. Una conferenza pubblica dal titolo "Ambiente e Comunità. Ricerche storiche in corso sulla Valle di Fiemme". L’incontro dimostra, ancora una volta, quanto la speciale realtà, storica e contemporanea, dell’ente fiemmese sia al centro dell’interesse di ricercatrici e ricercatori di ambito nazionale e del mondo accademico. Ingresso libero ma è gradita la prenotazione (telefono 0462 340812 o mail a info@palazzomagnifica.eu).
Nella fattispecie è l’archivio storico a essere oggetto dell’attenzione degli studi multidisciplinari che alcune studiose e studiosi tra giuristi, economisti, filosofi, storici e geografi, stanno compiendo nel corso di quest'anno. Obiettivo che accomuna le ricerche in corso è la ricostruzione delle vicende storiche della Magnifica Comunità di Fiemme, ma soprattutto la capacità di cogliere gli aspetti che la rendono un modello capace di persistere sul lunghissimo periodo, attraverso una forma peculiare di gestione del patrimonio ambientale in grado di mantenere la sua validità nel presente e al contempo proiettarsi verso il futuro.
I professori Andrea Bonoldi e Christian Zendri, appartenenti rispettivamente al Dipartimento di Economia e Management e alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, hanno così colto l’invito dello Scario della Magnifica Comunità di Fiemme, Mauro Gilmozzi, a raccontare sul territorio di Fiemme, e nella fattispecie presso l’identitario ex palazzo vescovile di Cavalese, gli esiti momentanei delle ricerche in corso.
Questa proposta, che vuole valorizzare la documentazione conservata all’archivio storico comunitario, punta infatti a un largo coinvolgimento dei vicini e dei residenti, ai quali l'evento è indirizzato in maniera divulgativa, seppure supportata da una metodologia scientifica e accademica.
Obiettivo della Magnifica Comunità, in stretta sinergia con l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler Fbk-Isig, è dunque quello di restituire alla popolazione locale una conoscenza culturale-multidisciplinare che, attraverso una corretta lettura delle fonti, contestualizzate e inserite in un panorama che travalica i confini valligiani, possa far scoprire aspetti nuovi e peculiari di una realtà come quella della Val di Fiemme e della sua Magnifica Comunità.
Dopo i saluti istituzionali e il benvenuto dello Scario, prenderanno così la parola Andrea Bonoldi e Christian Zendri che, oltre ad aver co-coordinato l’iniziativa, si occuperanno di introdurre i lavori e di moderare i vari interventi che seguiranno. Sarà dunque la volta di Tommaso Dossi, responsabile dell’Archivio storico della Magnifica Comunità di Fiemme, che parlerà in breve delle vicende dell’archivio e del suo ordinamento e inventariazione avvenuta una ventina d’anni fa.
Relazionerà poi Lucia Tedesco, dell’Università di Torino e dottoranda della professoressa Katia Occhi per Fbk-Isig, con un intervento intitolato Boschi e società nelle Alpi: il caso della Valle di Fiemme nella seconda metà dell’Ottocento.
Per il progetto Making the Woods: a Social History of Forests in Fiemme Valley (1866-1914), Tedesco si pone dunque l’obiettivo di ricostruire le dinamiche socioeconomiche relative all’amministrazione forestale di quest’area nel periodo compreso tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, dedicando particolare attenzione alla rinnovazione artificiale dei boschi, alle politiche adottate dal governo austriaco per mantenere l’indispensabile equilibrio fra produzione e consumo del materiale legnoso, agli attori coinvolti nelle diverse fasi di queste attività e agli effetti sulla società e il territorio.
Poi Nicola Gabellieri, professore associato del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, sarà il secondo relatore con un intervento intitolato Dalla carta (geografica) al legno: biografie di paesaggi e dinamiche storico-ambientali in Val di Fiemme. La relazione intende presentare le ricerche multidisciplinari in corso riguardanti il territorio della Val di Fiemme e inserite nel progetto di interesse nazionale Prin 2022 Bridging geography and history of woodlands: analysing mountain wooded landscapes through multiple sources and historical Gis.
Obiettivo è quello di ricostruire la biografia dei paesaggi agro-silvo-pastorali della valle e le dinamiche storico-ambientali attivate dalle attività produttive, dalle conoscenze locali, dai sistemi di accesso e proprietà delle risorse, utilizzando in particolare fonti cartografiche storiche, poste in dialogo con documentazioni testuali e iconografiche.
L’ultima relazione, intitolata Centro di gravità permanente. La Magnifica Comunità di Fiemme, equilibri istituzionali e interessi economici tra fine’700 e primo ’800, verrà presentata da Giovanni Zaniol, assegnista di ricerca al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento.
L’intervento illustrerà una parte dei risultati della ricerca in corso, svolta nell’ambito del Prin Valorising rural commons for a greener and fairer society. Insights from Southern and Northern Italy, riguardante continuità e mutamenti nell’amministrazione degli assetti fondiari collettivi e nelle modalità di gestione delle risorse comuni in Val di Fiemme tra la fine del XVIII secolo e la prima metà del XIX.
La conferenza pubblica di venerdì 29 novembre, si inserisce nell’ambito di una serie di ricerche patrocinate e finanziate da varie istituzioni come Italiadomani, piano nazionale di ripresa e resilienza; NextgenarationEu; Mur Ministero dell’Università e della Ricerca e RuComItaly.