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Crisi di Giunta, Cia perde l'assessorato: "Il ritiro delle mie deleghe non è imputabile a Fugatti ma a Urzì. Rifletto sulla permanenza in FdI ma sono già stato escluso dalla chat"

La squadra di governo dovrebbe venire completata la prossima settimana con la nomina dell'assessore tecnico conseguente a quella del presidente del Consiglio provinciale

Di L.A. - 07 dicembre 2023 - 16:43

TRENTO. "E' nella potestà del presidente Maurizio Fugatti ritirare le deleghe all'assessore". A dirlo Claudio Cia, assessore in uscita dalla Giunta provinciale. "Non posso che ringraziarlo per la nomina e per la fiducia accordatami, soprattutto su tematiche a me care come la disabilità".

 

Nella serata di ieri il governatore ha firmato la delega per un rimpasto delle deleghe con la vice presidenza (con super assessorato) transitata da Spinelli e Gerosa (Qui articolo), ma si è visto anche recapitare a quel punto la richiesta del Patt dell'assessorato esterno. Ora un altro scossone con Fugatti che ha annunciato il ritiro delle competenze a Cia per assegnarle a Zanotelli (Qui articolo).

 

La squadra di governo dovrebbe venire completata la prossima settimana con la nomina dell'assessore tecnico conseguente a quella del presidente del Consiglio provinciale.

 

Dopo "l'incidente" in Regione, l'assessore uscente alle politiche per la casa, disabilità, mobilità e trasporti aveva rotto gli schemi, causando più di qualche fibrillazione, quando si è insediato anzitempo rispetto alla nomina di Gerosa come vice presidente per assumere le funzioni assegnate

 

"Il ritiro delle mie deleghe non è certo imputabile a Fugatti - le parole all'Ansa di Cia - ma al coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Alessandro Urzì, che si è battuto per questo epilogo. Ora rifletterò se rimanere o meno nel partito, anche se sono già stato buttato fuori dalla chat del gruppo consiliare. Continuerò nel mio ruolo di consigliere, affidatomi direttamente dagli elettori, ma non posso che chiedermi il senso di avere un coordinatore che ha vissuto a Bolzano, ora vive tra Vicenza e Roma ma continua a occuparsi di un territorio autonomo come il Trentino".

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