Ancora uno scialpinista in difficoltà, inforca gli sci e si ferisce restando bloccato nella neve: lo salva l'elicottero
L'incidente è avvenuto sul Mulaz a un uomo di 66 anni. In mattinata un altro scialpinista si è trovato in difficoltà sul Popena e in Alto Adige un uomo è morto su Punta d'Oberettes

FALCADE. Secondo scialpinista infortunato e secondo intervento del soccorso alpino nel bellunese mentre in Alto Adige si è verificato anche un incidente mortale. Il primo intervento è avvenuto questa mattina sul Popena con un 28enne di Borca di Cadore che durante la discesa nel canale dell'Ago Löschner è caduto a causa di un masso nascosto nella neve, ruzzolando a valle e riportando sospetti traumi al volto a un braccio e a una gamba.
Nel pomeriggio l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore in aiuto di un altro scialpinista infortunato. Attorno alle 15 l'eliambulanza è volata in direzione della Val Focobon, poiché, nella fase di discesa con un gruppo di connazionali dal Mulaz, uno scialpinista belga di 66 anni si era procurato un trauma alla gamba.
Dal suo racconto, si era fatto male dopo aver incrociato involontariamente gli sci e non era più in grado di proseguire in autonomia. L'uomo, individuato con i compagni dall'equipaggio, è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso mediante un verricello di 30 metri e accompagnato all'ospedale di Agordo.
In Alto Adige, purtroppo, è andata peggio a uno scialpinista che aveva scelto la Val Venosta per la sua giornata nella neve. L'uomo è precipitato per 300 metri nel vuoto mentre si trovava su Punta d'Oberettes.