Contenuto sponsorizzato

Ritorno dei profughi in Sud Sudan, il sostegno di Acav: “Forniamo le competenze ai giovani per la ricostruzione del Paese”

Migliaia di giovani, da anni rifugiati in Uganda, si preparano a tornare in Sud Sudan: l'Associazione centro aiuti volontari insieme alla Fondazione San Zeno si sono attivate per sostenere chi vorrà impegnarsi nella ricostruzione e nello sviluppo del proprio paese

Di F.S. - 30 giugno 2023 - 18:57

TRENTO. Migliaia di giovani tornano in Sud Sudan dopo la guerra, lo sforzo di Acav e Fondazione San Zeno per sostenere il processo di ricostruzione e sviluppo del Paese: “Finanziato un progetto che prevede un percorso di formazione professionale per 300 giovani, rifugiati del Sud Sudan intenzionati a tornare e giovani ugandesi in condizioni vulnerabili”.

 

Le due realtà si sono infatti messe in gioco per fornire le competenze necessarie per contribuire alla ricostruzione del Sud Sudan, dove dopo la fuga di sei anni fa a causa della guerra civile, è cominciato il flusso di ritorno dall'Uganda. Un flusso ormai inarrestabile, dicono le due realtà, anche se le agenzie delle Nazioni Unite non ritengono che ci siano condizioni di sicurezza e di pace stabile.

 

L'Uganda – scrive l'Associazione centro aiuti volontari – è il sesto Paese al mondo per il numero di profughi a cui dà rifugio, la maggior parte provenienti dal Sud Sudan”. Come anticipato però, il desiderio di tornare e di ricostruire le famiglie, la comunità ed il paese intero ora è forte, e tra i profughi cresce la speranza in un futuro migliore.

 

“Il modello di accoglienza dell'Uganda – precisa l'ong trentina – è stato riconosciuto a livello internazionale come efficiente e innovativo, perché ha cercato l'inclusione dei rifugiati, ed ora si distingue ancora per l'impegno a favorire e sostenere chi vuole tornare”. E proprio Acav, che da anni operava nei territori di confine con il Sud Sudan, si è fin dall'inizio impegnata accanto ai profighi per fornire acqua, sostenere l'istruzione primaria e professionale e incentivare la produzione di beni agricoli per l'uso familiare.

 

“Ora che sempre più persone si preparano a tornare in Sud Sudan – dice l'associazione – Acav si è attivata per sostenere i giovani che vorranno impegnarsi nella ricostruzione e dello sviluppo del proprio paese”. Per farlo, come anticipato, si prevede la formazione di centinaia di giovani da avviare ad un percorso di formazione professionale, grazie al finanziamento fornito dalla Fondazione San Zeno.

 

“Saranno formati in diversi settori – conclude Acav – con un percorso misto di scuola e apprendistato presso imprese artigiane e, infine, con l'affiancamento nella ricerca di un lavoro o l'avviamento della propria attività. Di fronte ai disastri che le guerre continuano a provocare nella vita delle persone, un seme di umanità e di speranza sopravvive e germoglia anche nelle situazioni più difficili e la solidarietà di tante persone generose supera i confini e alimenta la speranza di pace”.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Cronaca
22 gennaio - 09:40
L'incidente è avvenuto ieri e nel pomeriggio sono scattate le ricerche dopo che l'anziano non aveva fatto ritorno a casa
altra montagna
22 gennaio - 06:00
Il primo cittadino di Valbondione, Walter Semperboni, difende il progetto di collegamento dei comprensori sciistici di Colere e Lizzola. Poi [...]
Cronaca
21 gennaio - 12:43
Un giovane ubriaco e molesto al “Maturaball” di Varna, in Alto Adige, è stato sanzionato: per lui scatta il foglio di via [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato