Guerra in Ucraina, russi contro russi: la Wagner si ribella e controlla Rostov. Putin: ''Come nel 1917 durante la Prima Guerra Mondiale. Non si ripeterà quanto accaduto''

KIYV. La rivolta è in atto. Il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin si è rivoltato contro Mosca, dopo la disastrosa campagna militare in Ucraina. Le armi fornite dall'occidente a Kiyv hanno permesso di resistere all'avanzata russa e di cominciare una lenta ma graduale ripresa dei territori persi durante il primo sfondamento delle forze occupanti. E ora che la situazione appare sempre più difficile per le truppe di Putin quella che rappresentava una delle braccia armate di Mosca, la brigata Wagner in queste ore si è letteralmente rivoltata dichiarando guerra a Putin e i suoi generali.

Prigozhin ha lanciato un appello ai russi di fermare i capi delle forze armate. Per il capo della Wagner, infatti, le sue truppe sarebbero state bombardate da quelle russe su ordine del ministro della Difesa Sergei Shoigu facendo quello che lui stesso ha definito "un numero enorme di vittime". Alle 6.30 Prigozhin, questa mattina, ha annunciato di trovarsi al quartiere generale (''possiamo contare su almeno 25mila uomini'') di Rostov e di avere il controllo di alcuni siti tra cui un aeroporto. La procura russa ha quindi aperto un procedimento per 'ribellione armata' e a Mosca e Rostov girano veicoli militari e si rafforzano le misure di sicurezza.

Putin è 'costantemente informato'. "Ci hanno pugnalato alle spalle - ha detto alla nazione Putin - ma difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento, e i responsabili saranno puniti. non si ripeteranno gli eventi del 1917". "Questo colpo - ha proseguito Putin - è stato dato al popolo russo anche nel 1917 quando combatteva la Prima guerra mondiale, quando la vittoria gli è stata praticamente rubata. La guerra civile, i russi uccidevano altri russi, i fratelli uccidevano altri fratelli. I vari avventurieri politici hanno tratto vantaggio da questa situazione. Noi non permetteremo la ripetizione di una situazione del genere", ha sottolineato Putin, il quale ha promesso che "saranno adottate azioni ferme per stabilizzare la situazione a Rostov sul Don. La situazione resta difficile".

L'Ansa riferisce che il comandante della Wagner già intorno alle 7.30 del mattino annunciava il pieno controllo delle basi logistiche dell'esercito russo a Rostov, sul fiume Don e luogo chiave per quasi tutte le operazioni militari in Ucraina. "Abbiamo preso l'aeroporto - ha detto - in modo che l'aviazione d'attacco non colpisca noi, ma gli ucraini", ha detto Prigozhin. Ha quindi invitato i russi a non credere a ciò che viene detto dalla tv di Stato. "Quando vi dicono che la Wagner ha interferito con il lavoro ed è per questo che qualcosa sul fronte è crollato...Le cose sul fronte non sono crollate per questo motivo", ha proseguito. "È stata persa un'enorme quantità di territorio. Il numero di soldati uccisi è di tre, quattro volte di più di quanto si legge nei documenti mostrati ai vertici", ha aggiunto. Prigozhin ha affermato che il capo di Stato Maggiore russo Valery Gerasimov "è scappato da qui quando ha scoperto che ci stavamo avvicinando all'edificio".