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Conflitto israelo-palestinese, l'esodo della popolazione dal nord della Striscia di Gaza, l'esercito trova i corpi di alcuni israeliani. Trento aderisce all'appello per la pace

Centinaia di migliaia di palestinesi stanno lasciando le loro case, in gran parte a piedi. L'Onu: "Evitare la catastrofe umanitaria". Mentre prosegue la ricerca degli ostaggi nelle mani di Hamas, i raid avrebbero permesso a Israele di uccidere alcuni membri dell'organizzazione terroristica. La diocesi di Trento aderisce alla giornata di digiuno per la pace 

Pubblicato il - 14 ottobre 2023 - 10:59

Ad una settimana dall'attentato terroristico compiuto da Hamas contro Israele, proseguono i raid aerei da parte dell'esercito israeliano, che ha condotto anche le prime incursioni via terra nella Striscia di Gaza.

 

Mentre prosegue la ricerca degli ostaggi nelle mani di Hamas, i raid delle ultime ore avrebbero permesso a Israele di uccidere alcuni membri dell'organizzazione terroristica e durante un'incursione via terra sono stati recuperati dall'esercito i corpi di alcuni israeliani. Nella notte Israele ha bombardato anche alcuni obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, dopo l'abbattimento di due velivoli non identificati su Haifa.

 

Intanto è iniziato l'esodo dei palestinesi da Gaza, con centinaia di migliaia di persone che hanno lasciato le loro case, in gran parte a piedi, dopo l'ordine di Israele di lasciare la parte nord della Striscia, indicando due corridoi umanitari che consentirebbero di spostarsi in sicurezza. Hamas, invece, avrebbe chiesto agli abitanti di ignorare l'ordine di evacuazione, in quanto sarebbe solo “propaganda” da parte dello stato ebraico. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto a Israele di “evitare una catastrofe umanitaria”. Per le autorità locali sale, intanto, a quasi 2mila il numero dei civili uccisi a Gaza, 250 solo nella giornata di ieri, venerdì.

 

Nel frattempo anche la chiesa di Trento aderisce all'appello lanciato nei giorni scorsi dal patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace. “Di fronte all’escalation di violenza in Medio Oriente, al protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina, ai troppi conflitti che si consumano nel silenzio, la Chiesa di Trento propone – si legge in una nota - due “momenti forti”. Lunedì 16 ottobre alle 18 è in programma un incontro di preghiera guidato dall’arcivescovo Lauro Tisi e aperto a chiunque condivida l’urgenza di invocare il dono della pace. Il giorno seguente, martedì 17 ottobre, anche la Diocesi di Trento aderisce alla giornata di digiuno e preghiera”.

 

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