Ucraina, esplosivi anche nelle lavatrici delle case. Il ministro dell'interno: "Mine e trappole lasciate in tutti i posti in cui gli occupanti hanno passato la notte"
Dopo i saccheggi viene confermata anche la presenza di mine collocate negli appartamenti occupati e nelle auto dei residenti. La polizia sta sminando diverse zone del Paese: l'8 aprile sono stati disattivati 742 ordigni esplosivi solo nella regione di Kyiv
KYIV. "La nostra gente ora sta trovando esplosivi nelle case e negli appartamenti in tutti i posti in cui gli occupanti hanno passato la notte". Così si è espresso il ministro dell’Interno ucraino Denys Monastyrsky, come riporta Ukrinform, confermando anche i saccheggi da parte dell’esercito russo, come aveva sostenuto la vicepremier dell’Ucraina Olha Stefanishyna, intervenuta in video conferenza in Senato la scorsa settimana.
Prima di ritirarsi dalle città e dai paesi ucraini occupati nella fase iniziale dell'invasione, i militari russi hanno minato case e automobili, installando esplosivi alla porta o addirittura negli elettrodomestici, come nelle lavatrici e una serie di trappole.
Come riporta Ukrinform, uno dei locali, tornato nella sua città nonostante l'avvertimento delle autorità che stanno cercando di sminare diverse zone, è stato ucciso in un'esplosione mentre cercava di aprire il baule della sua auto.
La minaccia delle mine è ancora molto alta, come dichiara il ministro ma anche la stessa Polizia nazionale ucraina. I cittadini sono stati invitati a rimanere fuori dalle città e dai paesi occupati fino a nuovo avviso. Come riportato da Ukrinform, l'8 aprile, la polizia ha disattivato 742 ordigni esplosivi nella sola regione di Kyiv.