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Le truppe russe sono entrate a Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina: a Kyiv forti esplosioni nella notte, continuano gli scontri nell'area della capitale

Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito e Canada hanno nel frattempo deciso di bloccare l'accesso al sistema di pagamento internazionale Swift per alcune banche russe

Di Filippo Schwachtje - 27 febbraio 2022 - 09:32

KYIV. Alle prime luci dell'alba le forze russe sono entrate a Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina dopo la capitale Kyiv. Fonti ufficiali ucraine riportate dal Guardian hanno confermato la presenza di truppe e mezzi russi in città, nel cui centro questa mattina si sarebbero susseguiti gli scontri. Diversi video apparsi sui social media mostrerebbero veicoli Tiger russi in fiamme nelle strade della città, mentre le autorità locali hanno avvertito i cittadini di rimanere all'interno dei rifugi.

 

 

Nel frattempo dall'area di Bucha, abitato a nord-ovest di Kyiv, sono arrivate numerose segnalazioni di combattimenti in atto con le forze russe. Il portavoce del Ministro degli esteri ucraino Oleg Nikolenko ha invece annunciato poco fa che le forze aeree ucraine hanno abbattuto un missile diretto a Kyiv, dove dopo ieri notte le sirene d'allarme continuano a risuonare anche questa mattina. Gli abitanti della capitale avrebbero segnalato nelle ultime ore un'esplosione ad ovest del centro cittadino.

 

 

Nella notte il deposito petrolifero di Vasylkiv, alle porte di Kyiv, è stato colpito (Qui Video) e le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme sprigiona fumi tossici, invitando i residenti che non fossero al riparo nei rifugio sotterranei a chiudere le finestre. Sul fronte diplomatico invece, nelle ultime ore, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva annunciato che una delegazione russa era arrivata a Minsk per dare il via ai negoziati, ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato la proposta visto che gli attacchi russi sono partiti (anche) dal territorio biellorusso.

 

“Ovviamente vogliamo la pace – ha detto il presidente – vogliamo incontrarci e vogliamo che la guerra finisca. Abbiamo offerto ai russi altre località per i negoziati, Varsavia, Bratislava, Budapest, Istanbul, Baku”. Nel frattempo Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito e Canada hanno deciso di bloccare l'accesso al sistema di pagamento internazionale Swift per alcune banche russe.

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