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Omicidio a Riva del Garda, la 91enne Maria Skvor colpita alla testa da una lampada. Fermata la figlia che si è avvalsa della facoltà di non rispondere

La tragedia si è consumata in via Deledda a Riva del Garda. La 91enne Maria Skvor trovata senza vita nel letto, la lampada vicina e con tracce di sangue. Proseguono le indagini dei carabinieri mentre Francesca Rezza, la figlia della vittima, si è avvalsa della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio

Di LA - 01 marzo 2025 - 15:33

RIVA DEL GARDA. I carabinieri hanno trovato la 91enne, Maria Skvor, ormai senza vita nel letto con una ferita alla testa e nelle immediate vicinanze una lampada da tavolo con delle tracce di sangue. Intanto la figlia Francesca Rozza, che ha allertato il Numero unico per le emergenze, è stata fermata e portata in caserma per l'interrogatorio e nelle prossime ore è attesa la convalida dell'arresto. 

 

"E' subito apparso chiaro - spiegano le forze dell'ordine - che la causa della morte fosse riconducibile a un gesto violento".

 

La tragedia si è consumata al terzo piano di una palazzina in via Deledda a Riva del Garda. La chiamata al 112 è arrivata intorno alle 5.45 di oggi, sabato 1 marzo, dalla figlia di 61 anni.

 

Immediato l'intervento dei carabinieri per isolare l'area e avviare le indagini. Presenti anche la scientifica e il medico legale per gli approfondimenti del caso (Qui articolo).

 

"Visto il grave quadro indiziario che si è delineato e in assenza di altri elementi che potessero far ricondurre l'intervento sulla scena di altre persone, i carabinieri hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio aggravato la figlia dell'anziana", proseguono le forze dell'ordine. "L'unica persona trovata all'interno dell'abitazione". E' stato contestualmente informato il pubblico ministero di turno alla Procura della Repubblica di Rovereto, che si è portato in via Deledda per prendere la direzione delle indagini e sottoporre a interrogatorio la persona sottoposta a fermo.

 

L'indagata si è avvalsa della facoltà di non rispondere e proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dell'omicidio e per stabilire il movente. Il caso è affidato alla procuratrice generale di Rovereto, Orietta Canova.

 

Nel frattempo l'ufficio di procura è in fase di completamento dell'iter per convalidare il fermo e avanzare la richiesta di misura cautelare.

 

Le due donne vivevano nell'abitazione nell'abitazione della palazzina di via Deledda, da sole da circa 8 anni dopo che l'anziana era rimasta vedova e aveva bisogno di cure e attenzioni per non più autosufficiente. Un dramma che sembra legato alle difficoltà nel seguire l'anziana madre che, come sostengono i vicini, ormai da tempo non si vedeva più all'esterno della palazzina.

 

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