"Il coniglietto Rambo è stato morso dal gatto con cui conviveva", il veterinario: "Evitare di 'unire' prede e predatori sotto lo stesso tetto"
Il consiglio del veterinario Stefano Capodanno: "Basta veramente poco per incappare in problemi seri. Conigli, ratti, cavie, gerbilli, pappagalli o tartarughe non andrebbero mai inseriti sotto lo stesso tetto di cani, gatti o furetti perché risultano essere cibo gli uni per gli altri"
BOLZANO. Il coniglietto Rambo è stato morso dal gatto con cui conviveva e curato nella "Südtirol Exotic Vets" di Bolzano grazie a un'operazione d'urgenza. Un episodio che ha condotto i veterinari della clinica a sottolineare un fatto cruciale: "Bisognerebbe sempre evitare la convivenza fra prede e predatori", come nel caso di conigli e gatti.
Il coniglio di sei anni è stato attaccato improvvisamente dal gatto con cui conviveva. I due, infatti, parevano condividere gli stessi spazi senza problemi, fino all'improvviso e inaspettato attacco del felino, che si è scagliato contro il coniglietto mordendolo e causandogli una ferita molto seria al muso.
Rambo è stato così portato velocemente alla clinica veterinaria "Südtirol Exotic Vets", dove è stato preso in cura dal dottor Stefano Capodanno. "Lo abbiamo dovuto operare immediatamente per rimuovere l'ascesso e il pus pulendogli la ferita - rivela -. Fortunatamente tutto è andato bene e il decorso del coniglietto è incoraggiante. Purtroppo non bisogna mai unire in casa prede e predatori o, se capita, bisogna farli incontrare solo in momenti in cui si può tenerli sotto controllo visivo", sottolinea l'esperto.
"Basta veramente poco per incappare in problemi seri. Conigli, ratti, cavie, gerbilli, pappagalli o tartarughe, dunque, non andrebbero mai inseriti sotto lo stesso tetto di cani, gatti o furetti perché risultano essere cibo gli uni per gli altri. Fareste mai convivere un leone e una gazzella in uno stesso luogo?", conclude Capodanno, lasciando intendere quanto sarebbe giusto fare (o non fare).