Funerale di Andrea Papi, una folla immensa a Caldes: ''Vivrà in eterno nei nostri cuori e ricordi. Impegniamoci perché tragedie così grandi e dolorose non si ripetano più''

CALDES. Una folla sconfinata è accorsa oggi a Caldes, fuori e dentro la chiesa del paese, per salutare Andrea Papi e stringersi al dolore della famiglia, degli amici e della comunità che mercoledì scorso è stata scossa dalla terribile notizia della morte del giovane 26enne ucciso da un orso, Jj4 come si è saputo oggi.

Una tragedia che ha scosso le coscienze di tutti e che ha aperto anche tanti interrogativi sul futuro del territorio. Ma oggi chi era a Caledes era lì solo per lui, per quel ragazzo giovane e apprezzato da tutti e per la famiglia Papi, scossa da un lutto dal dolore indescrivibile. Il dolore di un padre, una madre, una sorella, una fidanzata che hanno perso il loro figlio, fratello e fidanzato in un pomeriggio in cui era andato a farsi una semplice corsa nei boschi sopra casa.

Alla cerimonia sono presenti le massime autorità del Trentino (da Fugatti a Kasswalder), i sindaci della zona, parlamentari e migliaia di cittadini. ''Saluto la mamma Franca, il papà Carlo, la sorella Laura la fidanzata Alessia e le autorità presenti. Siamo qui in tanti, tantissimi - ha detto il prete a inizio cerimonia -. Le nostre lacrime si confondono con quelle dei familiari. Noi vogliamo accompagnare Andrea in questo ultimo viaggio con la speranza e la certezza che incontrerà Dio. Ma per tutti, chi crede e chi non crede Andrea vivrà nel cuore e nei ricordi. A Dio affidiamo le nostre paure e la nostra rabbia. Affidiamo il nostro impegno perché tragedie così grandi e dolorose non si ripetano più''. 

Poi il parroco ha ricordato il giovane: ''Un ragazzo che era una luce per la sua famiglia, una presenza entusiasta per la nostra comunità, amava lo sport, lavorava, attento, sensibile, preciso. Siamo qui vicini alla mamma, il papà, la sorella, la fidanzata, in silenzio''. ''Andrea è morto nella settimana santa - ha aggiunto - nei giorni in cui ricordiamo la morte e la resurrezione di Gesù. Anche lui è morto innocente sulla strada che percorreva, come spesso percorreva, perché era la sua strada e la nostra strada, dove andava a fare lo sport, ma purtroppo ha trovato la morte''. 

I funerali erano previsti per oggi, mercoledì 12 aprile, alle 15 (e il via è stato rispettato con pochi minuti di ritardo per permettere ai tantissimi giunti sul posto di avvicinarsi) nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo a Caldes. E' stato proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz'asta e minuto di silenzio in tutti e 13 i Comuni solandri. "L'afflusso di persone sarà molto alto e per questo abbiamo previsto alcune misure per garantire la partecipazione", spiegava ieri il sindaco di Caldes Antonio Maini. "C'è un parcheggio molto grande in località Contre, ci sono altri stalli e abbiamo previsto alcune navette. La chiesa è piuttosto piccola e gli spazi interni sono riservati alle persone più strette, mentre per l'esterno sono presenti degli altoparlanti per permettere a tutti di seguire la funzione".