In Trentino aumentano i cassonetti anti-orso: si possono aprire solo tramite la rotazione di una manopola
E' stato anche verificato che i cassonetti non vengono richiusi bene dopo il conferimento dell’umido, rendendo così inefficace la chiusura anti orso. Da qui la decisione di adesivi ad hoc per ricordarlo ai cittadini
TRENTO. Gli orsi, in particolare gli esemplari più giovani, possono essere attirati dalle fonti di cibo incautamente o - peggio ancora - volontariamente rese disponibili, diventando progressivamente dipendenti dagli avanzi di cibo di origine umana e troppo confidenti nei confronti dell’uomo. Un conseguenza negative che bisogna evitare.
Ecco allora che il Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento, e Asia, l'Azienda speciale per l’igiene ambientale che si occupa della gestione dei rifiuti in valle dell’Adige, valle dei Laghi, altopiano della Paganella e valle di Cembra hanno lanciato una iniziativa che negli ultimi mesi è stata potenziata.
Si tratta della modifica dei cassonetti marroni da 120 litri in uso per la raccolta del rifiuto umido. Il coperchio viene rinforzato e dotato di una serratura azionabile dagli utenti tramite la rotazione di una manopola che lo mantiene chiuso, rendendone difficile l’apertura agli orsi che in tal modo non possono accedere al contenuto.
Constatando che, purtroppo, spesso i cassonetti non vengono richiusi bene dopo il conferimento dell’umido, rendendo così inefficace la chiusura anti orso, la provincia e Asia hanno ideato e realizzato un adesivo mirato a ricordare all’utenza la necessità di richiudere attentamente i bidoni dopo ogni utilizzo.
Negli ultimi mesi l’altopiano della Paganella è stato interessato dalla posa di circa 40 nuovi cassonetti anti orso, in sostituzione o in aggiunta a quelli esistenti, portando così a circa 200 il numero dei cassonetti attualmente sul terreno (una parte dei quali in valle dei Laghi).