Coronavirus, il Codacons presenta un esposto alla procura di Trento: “Troppi morti accertare responsabilità e punire i colpevoli”
Duro attacco del Codacons: “Diversi parlamentari stanno presentando vergognosi emendamenti per cancellare con un colpo di spugna le responsabilità civili e penali di istituzioni e strutture sanitarie in caso di omessa assistenza ai pazienti”
TRENTO. A fronte delle molte violazioni registrate sul territorio al divieto di spostamenti imposto come misura di contenimento del coronavirus, il Codacons ha presentato un esposto a 104 procure, tra cui quelle competenti per il Trentino-Alto Adige, in cui si chiede di indagare i responsabili per il reato di concorso in epidemia.
Nel mirino di Carlo Rienzi anche i cittadini che continuano a uscire di casa senza averne alcuna necessità: “L’ articolo 438 del Codice penale stabilisce che chiunque cagiona un’epidemia mediante la diffusione di germi patogeni è punito con l’ergastolo”, ricorda il presidente del Codacons. Proprio per questo il coordinamento di associazioni ha chiesto alla magistratura di attivarsi per “punire chi mette a rischio la salute pubblica e vanifica gli sforzi di quanti, in questi giorni, stanno facendo sacrifici per rimanere a casa chiudendo negozi e attività”.
Ma non solo, il coordinamento di associazioni punta il dito contro la politica: “Da tutta Italia arrivano segnalazioni di malati e parenti dei deceduti che denunciano difficoltà nel sottoporsi ai tamponi, mettersi in contatto con gli organi sanitari locali o ricevere in modo tempestivo le necessarie cure mediche – spiega il Codacons – una situazione che sta portando diversi parlamentari a presentare vergognosi emendamenti al decreto Cura Italia finalizzati proprio a cancellare con un colpo di spugna le responsabilità civili e penali di istituzioni e strutture sanitarie in caso di omessa assistenza ai pazienti, violando in modo palese la Costituzione Italiana”.
L’associazione chiede di accertare eventuali carenze ed omissioni da parte degli enti locali e delle strutture sanitarie nella cura dei soggetti affetti da Covid-19, sequestrando tutte le cartelle cliniche e le attestazioni dei deceduti in regione. Nei prossimi giorni l’associazione sul proprio sito metterà a disposizione dei parenti dei deceduti un questionario da compilare per denunciare eventuali difficoltà, omissioni o ritardi nell’erogazione dell’assistenza e delle cure mediche da parte degli organi sanitari della regione. Il questionario è compilabile anche telefonicamente contattando il numero verde gratuito 800066735 (dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 16).