Coronavirus, il Codacons chiede ''il sequestro delle salme degli anziani morti nelle Rsa e lo stop alle cremazioni''
Nei giorni scorsi è stato presentato un esposto in procura ''per il reato di omicidio plurimo doloso''. Ora si chiede di adottate “misure urgenti in grado di garantire indagini precise sulle responsabilità della strage di anziani sul territorio”
TRENTO. Stop alle cremazioni e il sequestro delle salme. Questa la richiesta arrivata oggi dal Codacons che rivolge un appello alla Procura della Repubblica di Trento affinché siano adottate “misure urgenti in grado di garantire indagini precise sulle responsabilità della strage di anziani sul territorio”.
Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori già nei giorni scorsi aveva chiesto l'apertura delle indagini, con anche il deposito di un esposto, sui decessi registrati nelle case di riposo della provincia. (QUI L'ARTICOLO)
“Chiediamo agli inquirenti di sequestrare le salme dei pazienti deceduti presso le Rsa della regione, e disporre autopsie su tutti i corpi onde accertare le cause dei decessi – afferma il presidente Carlo Rienzi – Tale misura si rende necessaria per evitare che le case di riposo procedano ad eseguire cremazioni che, di fatto, farebbero scomparire le prove utili ad accertare le responsabilità dei reati commessi a danno dei pazienti delle strutture”.
In tal senso, viene spiegato nella nota, “le autorità competenti devono temporaneamente vietare le cremazioni in tutto il Trentino Alto Adige, perché documenti e cartelle cliniche redatti dalle Rsa non sono sufficienti a ricostruire le cause dei decessi e le relative responsabilità, che possono essere accertate solo tramite autopsia” conclude il Codacons