Coronavirus, i positivi ''ufficiali'' di tutto il Trentino superati da quelli ''reali'' della sola Trento (che sono in aumento)
Mentre i contagiati comunicati da Fugatti e Segnana sono in costante calo, superati quasi ogni giorno dai guariti, il dato completo che comprende anche gli antigenici è meno rassicurante

TRENTO. E' arrivato il sorpasso: mentre Fugatti e Segnana continuano con la comunicazione di dati parziali che mostrano un costante miglioramento quelli ''veri'' totali ci si augura siano grosso modo stazionari anche se a Trento sono in leggero peggioramento, tanto che da solo il capoluogo fa registrare più positivi ''reali'' di tutti i positivi del Trentino ''ufficiali'' comunicati dalla Pat.
Il dato della Provincia dei contagi odierni, infatti, per l'ennesima volta negli ultimi giorni, fa segnare più guariti che contagiati. Il perché ve lo abbiamo spiegato più volte: tra i positivi non si calcolano quelli trovati con i tamponi antigenici che, però, vengono messi in isolamento, sono conteggiati per istituire le zone rosse e sono ormai la stragrande maggioranza; al contrario per ''liberare'' i positivi da antigenico serve il tampone molecolare (o almeno serviva visto che dai prossimi giorni verrà introdotta anche la regola dei 21 giorni) e quindi quei guariti entrano nei conteggi ufficiali.
Ebbene oggi per la Pat i positivi in totale in Trentino sono 2.461 mentre per il Comune di Trento i positivi solo del capoluogo sono 2.500 (i dati vanno confrontati considerandoli sui giorni sfasati perché il Comune pubblica quotidianamente qui i dati del giorno prima e anche quelli della Pat del 26 in realtà si riferiscono al giorno precedente venendo aggiornati al mattino. Il dato dei 2.500 di Trento risale al 25 ma è comunicato il 26 come quello della Pat che però lo si fa comunque riferire al 26).

E allora ecco che risulta evidente come a fronte di un calo costante della curva dei positivi dei dati parziali della Provincia c'è una crescita costante per il capoluogo con i dati completi. E come vi avevamo dimostrato qualche giorno fa anche negli altri comuni il trend sembra essere non proprio in calo, ma piuttosto stazionario, in alcune realtà in crescita mentre in altre, come le ''zone rosse'' dopo quasi due settimane di lockdown, fortunatamente in calo.
In forte calo anche a Pergine dove il sindaco Oss Emer è stato tra i primi a comunicare i dati completi del contagio sul suo territorio mostrando chiaramente alla sua comunità quanto preoccupante fosse la situazione e richiamando più volte all'ordine e al rispetto delle regole i suoi cittadini. Questa operazione di trasparenza ha funzionato, come era ovvio che fosse (e come ha funzionato anche sull'Altopiano di Piné, a Bedollo e Baselga): una popolazione informata può prendere decisioni e assumere comportamenti molto più responsabili di una comunità fragilmente rassicurata.
Dalla prossima settimana il ministero ha chiesto alle regioni e alle province autonome di comunicare i dati completi tenendo separate le voci ''positivi da antigenici'' e ''positivi da molecolari'' e, finalmente, si farà chiarezza.