“Olimpiadi mafia”: cancellata la scritta sul muro delle scuole Nievo. Un altro durissimo attacco ai Giochi di Milano Cortina 2026
E' stata cancellata la scritta “Olimpiadi mafia” comparsa sul muro della palestra della scuola "Ippolito Nievo" di Belluno, all'interno del quartiere Cavarzano. Si tratta di un altro gesto che testimonia il crescente clima di tensione che circonda i prossimi Giochi olimpici invernali

BELLUNO. Un altro episodio che testimonia il crescente e costante clima di tensione che circonda i Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026.
Il comune di Belluno ha provveduto a cancellare la scritta "Olimpiadi mafia" comparsa sul muro della palestra della scuola media "Ippolito" di Belluno, nel quartiere Cavarzano
A segnalarlo il sindaco del capoluogo Oscar De Pellegrin sui propri canali social, con il primo cittadino che, allo stesso tempo, ha lanciato il primo appuntamento della rassegna “A scuola di Olimpiadi", sottolineando come ci sia “tanta bellezza oltre l’inciviltà”. I ragazzi delle scuole sono infatti impegnati in un progetto artistico e culturale promosso dal comune in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026.
La scritta si inserisce però nella scia di episodi che stanno alimentando le polemiche e la contestazione attorno all’evento. È di poche settimane fa la notizia del presunto sabotaggio al cantiere della pista da bob a Cortina, dove alcuni operai hanno rinvenuto un tubo del sistema di refrigerazione, lungo 12 metri, di traverso sulla strada principale del cantiere. L’azienda responsabile, Simico Spa, aveva subito definito il gesto un sabotaggio contro i lavori e l'ipotesi presto rilanciata da molti politici.
È tuttavia ancora in corso l’inchiesta aperta dalla procura di Belluno per accertare la veridicità di questa ipotesi, che su più fronti solleva dei dubbi. Quel che è certo è che l’occasione è stata colta per alimentare ulteriormente lo scontro.
Altrettanto recente anche la notizia dell’annullamento di due interventi al Politecnico di Milano in occasione della Giornata mondiale dell’acqua (22 marzo): quello del giornalista Duccio Facchini, direttore di Altreconomia e autore di diverse inchieste sulle Olimpiadi intervistato in merito da L’Altra Montagna, e quello dell’ecologa Silvana Galassi, membro del Comitato milanese Acquapubblica, il cui titolo (“L’autogoverno dell’acqua”) sarebbe stato giudicato non appropriato.
Alla richiesta del Politecnico di eliminare gli interventi “per evitare polemiche contro le Olimpiadi”, il Comitato, organizzatore degli stessi, ha risposto di non poter accettare tali condizioni: “Siamo pronti - scrivono - a qualunque confronto ma non disponibili a subire censure, anche perché non è nostra abitudine fare polemiche fine a se stesse. Confessiamo che non ci aspettavamo da parte del Politecnico una risposta così restrittiva; pensavamo che una istituzione scientifica di questo livello fosse interessata a confronti aperti senza pregiudiziali”.
Mancano 337 giorni al via delle Olimpiadi ma sembra che le occasioni di scontro e polemica continueranno a non mancare.